Come realizzare il Tie-Dye in 10 step
Il trend delle ultime stagioni conosciuto da Hippie, antichi Egizi e punk inglesi
21 Marzo 2019
Siamo negli anni '60, tra desiderio di libertà e droghe psichedeliche, la cultura Hippie diffonde un particolare metodo di tintura dei capi, coloratissimo, spontaneo, che descriveva l'umore e la filosofia di quel movimento giovanile nato negli Stati Uniti e diffuso poi in tutto il mondo. Si tratta del Tie-Dye, letteralmente "pittura a nodi", che permette di realizzare capi coloratissimi sfruttando la spontaneità dei pigmenti sulla tela. Da una cultura di ribellione e libertà, il Tie-Dye si è trasformato ben presto in una possibilità per i grandi brand, i quali già dalla scorsa estate lo hanno utilizzato per le proprie collezioni. Il Tie-Dye, dopo essere stato riproposto per primo da Kanye West, non si è adattato solamente a brand street come Wacko Maria, Gosha, Stüssy, BAPE o per la collaborazione tra adidas e Pharrell Williams. Anche Burberry, Comme des Garçcons, Stella Mc Cartney, Louis Vuitton, Saint Laurent e Prada hanno applicato a giacche e abiti lo stile diffuso durante la "Summer of Love". La novità non è solamente quella di aver spostato l'influenza da una cultura giovanile e street a una più codificata come qulla dei grandi marchi, ma anche una nuova sperimentazione su diversi tessuti, come per esempio la pelle o il denim.
Il Tie-Dye come detto è una evoluzione della tecnica di tintura a riserva, conosciuta forse già al tempo degli antichi Egizi ma sviluppatasi in maniera più consistente in Cina, Giappone e India a partire dal 600 d.C. L'effetto si realizza legando in modo stretto una matassa, immersa nel colore, in modo che il pigmento arrivi al tessuto, lasciando alcune zone del colore originario del tessuto, con un effetto controllato ma spontaneo. In alcuni casi il tessuto è coperto da resine o cera, che isola impedendo al colore di agire. I metodi Ikat, Chinè, Plangi o Shibori creano effetti molto raffinati e più controllati rispetto a al Tie-Dye diffuso dagli anni '60 e ripreso, prima di oggi, anche dalla cultura punk inglese degli anni '80. Rispetto alle tecniche più sofisticate il Tie-Dye utilizza colori primarie e brillanti, creando disegni grandi e dal forte impatto visivo.
Tie-Dye Homemade
La tecnica nasce come popolare, i primi colori e agenti corrosivi erano di uso domestico, come ad esempio la candeggina, che crea effetti molto simili a quelli delle tinture. Proprio per questo vogliamo spiegarvi come realizzare la vostra maglia Tie-Dye in semplici passaggi.
Ci sono numerose tecniche di tintura, si possono realizzare veri e propri disegni, oppure produrre un effetto "stroppicciato", in cui si possono utilizzare più colori creando un effetto simmetrico davvero affascinante. L'effetto più semplice da realizzare, il più utilizzato e soprattutto di maggior impatto è però la spirale arcobaleno.
1- Prendi una maglia, possibilmente bianca. Con un altro capo l'operazione è possibile ma più complicata.
2- Prepara i colori adatti per i tessuti. Sono facili da reperire nei negozi di artigianato, sia in forma liquida che in polvere.
3- Stendi la maglia su un piano di lavoro. Scegli il punto dal quale vorrai far partire la spirale e inizia ad arrotolare tutto intorno a quel punto.
4- Lega la matassa con corde o elastici per ottenere una forma stretta e compatta.
5- Dividi in spicchi la superficie, saranno il numero di colori della tua spirale. Quella classica ne ha 6.
6- Procedi alla tintura, da entrambi i lati.
7- Lascia asciugare per massimo 2 giorni.
8- Rimuovi gli elastici e srotola la maglietta.
9- Risciacqua controllando che non si perda la tintura e metti la maglia in lavatrice per un ultimo lavaggio.