Cosa sta succedendo a Kanye?

Da qualche mese, i fan di Kanye stanno speculando sulla sua salute e sullo stato della sua musica. I dubbi sono stati alimentati dalle dichiarazioni dell’ex Chief of Staff di Yeezy, Milo Yiannopoulos, che ha accusato Ye di aver sviluppato una dipendenza dall’ossido di diazoto, un gas usato in medicina come anestetico, che il rapper avrebbe provato dopo aver installato i suoi nuovi grill in titanio. La teoria complottista “Ye-I” (un gioco di parole con AI) circola da mesi sui social media e nei gruppi di fan più accaniti, suggerendo che la figura di Ye sia stata sostituita dall’intelligenza artificiale. Questa teoria non è del tutto priva di fondamento, visto che Kanye ha confermato in un’intervista che alcuni dei suoi testi più recenti vengono scritti da un ghostwriter. Similmente, nella recente collaborazione con Skepta per la colonna sonora della sfilata di Mains alla London Fashion Week, i fan sono rimasti sorpresi dalla qualità della produzione, soprattutto per il tono di voce di Kanye, che ricordava un periodo passato della sua carriera. Il colpo di grazia è arrivato con una rivelazione sul subreddit dedicato all’artista (r/GoodAssSub), dove un fan avrebbe scoperto il software che Kanye, o il suo management, starebbe utilizzando per le recenti produzioni. Un altro utente ha confrontato una versione trapelata del brano “Forever”, in cui la voce di Kanye appariva lenta e rauca, con la versione finale, molto più chiara. Successivamente, ha elaborato le versioni trapelate con il software Weights, ottenendo risultati pressoché identici.

L’uso dell’IA nella musica è diventato un tema caldo nell’industria creativa, sia tra i fan che tra i produttori. Recentemente, uno studio di musicMagpie ha rivelato che le versioni generate dall’IA di canzoni stanno diventando una minaccia per le case discografiche. Lo studio ha evidenziato che l’artista più riprodotto in versioni IA è il gruppo k-pop Blackpink, noto per pubblicare nuovi album solo ogni due anni. Le canzoni create dai fan attraverso l’intelligenza artificiale sono diventate così popolari che, se convertite in stream ufficiali, avrebbero generato oltre 414.000 dollari. Tuttavia, i giganti della musica non sembrano particolarmente preoccupati dall’IA. Anzi, Lucian Grainge, il CEO dell'Universal Music Group, ha dichiarato: «Con il giusto equilibrio, credo che l’IA potrà ampliare l’immaginazione umana e arricchire la creatività musicale in modi straordinari».