5 migliori momenti della Paris Fashion Week Men’s SS25
Sempre detto che la moda è un circo
24 Giugno 2024
L’estate 2024 passerà alla storia per Parigi, e non solo perché la città sta per ospitare i Giochi Olimpici. Pochi giorni fa ha avuto luogo l’ultima sfilata di Dries Van Noten, un momento unico in cui la fashion industry e tutti gli appassionati del brand belga hanno potuto dare un ultimo addio alle creazioni del fondatore viste in passerella. Van Noten non abbandonerà per sempre la sua azienda, aveva chiarito all’annuncio del ritiro, e ne rimarrà presidente. Al termine dello show, il designer ha ricevuto una lunga standing ovation da tutti i presenti, un’immagine che resterà impressa nella storia della moda come il termine di una carriera fiorente, marcata da una propensione passionale per la ricerca approfondita nella forma, nel colore e nell’innovazione artistica. Oltre alla SS25 di Dries Van Noten, ricordiamo alcuni dei migliori momenti dell’ultima Paris Fashion Week Men’s.
Il primo show di Awge, il brand di A$ap Rocky
Quando abbiamo chiesto ad A$ap Rocky di identificare le emozioni che provava dopo il suo primo show alla Paris Fashion Week con una canzone, il rapper ha intonato il brano dei Gorillaz, Clint Eastwood - «I’m feeling glad / I got sunshine in a bag». Lo show ha incapsulato tutti gli elementi stilistici che rendono i look di Rocky un capostipite dello streetstyle: l’unione tra completi da ufficio e le sneaker, l’utilizzo di accessori stile Americana su look total black e oversize, i riferimenti più diretti ai grandi dell’hip hop anni ’90 e un paio di slogan ironici che non fanno mai male. Layering e baggy jeans hanno fatto da tela bianca ad una collezione ricca di asimmetrie, di complessità e di colpi bassi ai poteri alti statunitensi.
La mostra d’arte di Loewe
Inutile ribadire che Jonathan Anderson non ne sbaglia una. Negli anni abbiamo imparato ad apprezzare ogni sua sfaccettatura stilistica, dall’ironia “infantile” del suo brand omonimo a quella più intellettuale e ricercata di Loewe. Per la SS25 della maison, Anderson ha riunito in passerella alcuni oggetti creati da «alcune delle voci artistiche più singolari del XX ». Dal tacco di Peter Hujar alla Half Moon Chair di Mackintosh, dagli oggetti ordinari in bronzo di Paul Thek agli scritti di Susan Sontag e i design di Carlo Scarpa, ciascun elemento presentato durante lo show ha preso parte ad un'esposizione dal valore museale. Al loro fianco hanno sfilato capi letteralmente fantastici, legati al mondo del rituale e dello spirituale sia per silhouette, voluminosa e bombata a coprire le spalle come un mantello e drappeggiata sulle gambe come pantaloni di un fachiro, sia per styling, con lunghe piume dorate appoggiate sul volto.
L’armata bianca di Rick Owens
Dopo lo show intimo dell’anno scorso, che si è svolto nella casa di Rick Owens, il designer ha scritto nelle show notes «mi sentivo in colpa […] così ho chiesto a tutte le scuola di moda di Parigi di portare studenti e docenti che volessero partecipare a questo esercito bianco dell’amore». Sulle note della settima sinfonia di Beethoven, l’armata di creativi hanno celebrato il potere dell’unione in un unico grande corpo dal volto coperto. «Esprimere la nostra individualità è grandioso», ha aggiunto Owens. «ma a volte anche esprimere la nostra fiducia reciproca è una cosa buona».
Kid Super porta il Cirque du Soleil in passerella
Si dice spesso che la moda sia un circo, un po’ perché a volte i trend testano limiti estetici inesplorati e per questo scioccanti, un po’ perché viaggia a ritmi talmente veloci che per chi ci lavora sembra spesso di avere a che fare con un mucchio di persone fuori dal normale, capaci di divorare fuoco o lanciarsi da decine di metri di altezza all’interno di una bacinella d’acqua. Per la SS25 di Kid Super, il designer e fondatore del brand ha invitato il magico Cirque du Soleil per dimostrare alla fashion industry come si comporta una compagnia circense coi fiocchi. È stato uno show ricco di teatralità grazie all’esibizione della compagnia, composta da equilibristi, contorsionisti e acrobati mozzafiato, con la contribuzione estetica contemporanea del domatore di street style americano Kid Super. La collezione non mancava di sorprese, con ciascun modello legato al soffitto come un burattino e i look che comprendevano giochi di impressionismo, stampe che riprendevano le mosse plastiche dei performer e silhouette che ricordavano quelle di diverse decadi fa. Non è mancato il denim, ma questa volta è stato completamente sovrastato da uno show carico di drama.
Gli ultras di Prototypes
Non sono bastati Ye e Bianca Censori in front row a distrarre il pubblico dalla SS25 di Prototypes. Il duo di designer composto da Laura Beham e Callum Pidgeon, che sono tra l’altro gli autori dei look particolari che indossano il rapper e la moglie sopracitati, hanno sfilato per primi in passerella, camminando a grandi falcate indossando maglie da calcio sulla nuca e pantaloni sportivi. L’ispirazione dello show erano i look degli ultras, hanno spiegato i designer backstage, e in particolare la maniera in cui si coprono il volto per non proteggersi dalle guardie dell’ordine e dai fumogeni. Non sono mancati riferimenti alle ambulanze, con veli bainchi contrassegnati da una croce rossa, alle subculture e ai brand anni 2000 che hanno segnato l’estetica, come Lonsdale.