ALT! Si parla di CRTL
21 Maggio 2010
Mentre vi scrivo, ho “pigiato”il tasto CTRL solo una volta e anche per sbaglio.
Non per questo però lo ritengo impopolare o per nulla funzionale, anzi.
Control key permette, infatti, premuto contemporaneamente ad uno o più altri, l'abilitazione di funzioni "speciali". E già questo me lo fa piacere abbastanza.
Senza poi annoiarvi sulla sua storia, raccontandovi di come nelle vecchie tastiere per telescriventi, la pressione del tasto Control aveva l'effetto di azzerare il sesto ed il settimo bit (i due bit più significativi) della sequenza di 7 bit e bla bla bla; vi propongo di vedere tale tasto da tutta un’altra prospettiva, quella del fashion!
Pensate che mi sia impazzita con tutto questo preludio informatico?
Beh, forse solo perché ancora non conoscete il mondo di CTRL Clothing.
Un universo totalmente a parte, rispetto tutti gli altri che fanno t-shirt e apparel “contro corrente”. Basti pensare che cliccando sul suo sito nella sezione “About”, invece di trovare la solita tiritera su marchio-azienda-filosofia, ci si catapulta in un mare magnum di foto irriverenti e politicamente scorrete, che visivamente e senza troppi fronzoli dovrebbero – meglio, lo fanno- farti intuire un po’ della mentalità di chi lo crea.
Mente, ancora, che gli dà luce poco più di dieci anni fa, nella lontana Finlandia e precisamente a Helsinki. Inizialmente nato come brand di nicchia, incentrato sul mondo degli skaters in particolare; CTRL circa tre anni fa ha conosciuto la popolarità, divenendo un marchio cult tra i giovani alla ricerca di capi di tendenza, fuori dall’ordinario.
Alla sua guida un team di tipi giusti: Freeman, direttore creativo, responsabile per la progettazione grafica e commercializzazione con l’aiuto di Claudia Cifu e Esa Hytonen, visionario responsabile delle vendite, degli affari internazionali e della pianificazione aziendale, insieme a Timothy Kuhn.??Dallo stile fresco, perché unico, dall’animo innovativo perché strettamente legato al design, alla grafica, alla progettazione; CTRL è “diverso” e attira perché gioca sull’effetto sorpresa, proponendo sempre qualcosa di inaspettato.
Il suo motto: coniugare l’impossibile con il possibile.
E poiché, a volte, volere è solo questione di potere…non c’è dubbio che loro di sicuro possono.
A Napoli, lo trovate da Oblomova, a via San Sebastiano, 20.