La ricetta per la t-shirt perfetta
È come i piatti di Carmy in The Bear
15 Agosto 2024
Le riprese a primissimo piano, l’incalzare tagliente delle battute, la trama avvincente e i deliziosi piatti cucinati nella seconda stagione di The Bear non sono riusciti, neanche questa volta, a distrarci dalla perfezione stilistica dei look dei suoi personaggi. Ci è voluto poco, nel caso di Carmy, a rendere una t-shirt bianca virale; tutto quello che gli è bastato sono stati il suo fit pazzesco e i bicipiti di ferro di Jeremy Allen White, l’attore che interpreta questo cuoco complicato. Un soggetto ossessionato dalla conquista di una sensazione di controllo - che, come tutti sappiamo, non avrà mai - le magliette bianche che indossa sono il capo che più personifica questo suo perfezionismo paralizzante, nonostante la passione per il denim d’archivio che conserva nel forno di casa. Con lo stesso trucco che ha portato James Dean alla fama negli anni ’50, le magliette Merz b. Schwanen indossate da White non sono solo una combinazione di semplicità e praticità perfetta per cuochi e affini, ma costano anche poco. La moda sbava dietro a t-shirt costosissime, ma la soluzione è a portata di portafoglio.
Come i piatti che - si spera - faranno conquistare una stella Michelin al ristorante di Carmy, la ricetta per la t-shirt perfetta è tutt’altro che semplice. Prevede nella sua composizione un certo equilibrio di silhouette, di peso del cotone, di lunghezza delle maniche e del busto. Senza dimenticare il girocollo, il cui spessore deve fare in modo che non si sposti alla prima folata di vento. A parte il brand tedesco Merz b. Schwanen, che grazie a The Bear nell’ultimo anno ha scoperto tutta una nuova fetta di appassionati - «Quando è arrivato il Natale, il numero di donne che sono venute a comprare questi prodotti per i loro mariti è stato qualcosa che non avevo mai visto prima,» ha spiegato al San Francisco Gate la responsabile di un negozio della città californiana - un altro brand di t-shirt dalla profonda eredità cinematografica risulta essere Sunspel, una linea di capi basic di lusso che ha vestito Christian Bale in The Dark Knight Rises, Daniel Craig in Casino Royale, e più recentemente anche Cillian Murphy alla scorsa premiere di Oppenheimer di Londra. Anche in questo caso, sono stati gli attori e il loro fisico a rendere la maglietta una hit, ma la qualità del capo a consolidarne la gloria.
Uno degli elementi principali che conferiscono qualità da star alle t-shirt di questi due brand sembra essere la qualità del loro cotone. Quello che compone il 100% delle t-shirt di Merz b. Schwanen è un prodotto organico che proviene dalla Grecia, mentre quello della linea best selling di Sunspel arriva dalle Sea Islands, un gruppo di isole statunitensi con cui il brand britannico lavora da più di un secolo. Oltre la preziosità di questi cotoni, oltre il giusto spessore del tessuto e la cura con cui vengono realizzate queste magliette, è però la silhouette la vera chiave del successo di Sunspel e Merz b. Schwanen. Per assurdo, però, le loro t-shirt non fanno leva sulla riconoscibilità. Come la migliore pasta al sugo, come i cannoli di Carmy, i capi di questi due brand si attengono alle tradizioni stilistiche che hanno reso la t-shirt bianca un caposaldo storico del guardaroba maschile. Rifacendosi allo stile indossato dai soldati americani della Seconda Guerra Mondiale, a quello del sopracitato James Dean in Gioventù Bruciata e di Marlon Brando in Un Treno Che Si Chiama Desiderio, una t-shirt degna di premiere mondiale unisce la praticità dell’indumento all’eleganza nostalgica di una manica aderente. Tricipiti d'acciaio o meno, è il fascino della old Hollywood la ciliegina sulla torta.