Intervista a Donna Leake
"Desidero coinvolgere attraverso ciò che suono, trascinare me stessa e, spero, altri in un viaggio"
16 Marzo 2018
Creare l'atmosfera giusta è la chiave di ogni cosa, se riesci a trasportare chi ti sta davanti in un viaggio, la magia è in atto e il gioco è fatto. Vi presentiamo Donna Leake, programmatrice musicale based in London, DJ capace di ondeggiare tra l'afrobeat e il dolce jazz. Il prossimo 22 marzo sarà ospite del Botanical Club, in via Tortona a Milano.
Ci siamo incuriositi e le abbiamo posto qualche domanda sul passato, presente e futuro suo e della musica. Ecco cosa ci ha rivelato!
#1 Come sei entrata a far parte del mondo della musica e del DJing? Raccontaci come e quando è nato questo amore.
Ero in fissa con la musica da bambino. Immagino sia diventato amore quando iniziai a non uscire di casa senza il mio walkman per CD o batterie extra! Avevo circa 9/10 anni. Il DJing non è mai stato un piano per me. Tutto è cominciato quando ho iniziato a dire "sì" alle persone che mi chiedevano di suonare. Prima la radio e poi in alcuni bar/club. Ho iniziato a lavorare in Brilliant Corners dove ascoltavo molta musica e incontrato molti DJ. Ho coperto alcuni show NTS di amici, Throwing Shade e Floating Points. Ma immagino sia iniziato davvero dopo che Errol Anderson (Touching Bass) mi ha ascoltato e mi ha chiesto di fare un Boiler Room. Dopo quel momento, continuai a dire "sì" e tutto è venuto da sè. Nel vero senso della parola: ho semplicemente seguito la musica.
#2 Il tuo stile musicale è cambiato da quando tutto ha avuto inizio? Qual è, secondo te, il "perfetto groove"?
Non mi sento di dire che il mio stile musicale sta "cambiando", ma si amplifica man mano. C'è della musica che tempo fa amavo e che ora non sopporto più, e anche nel corso della giornata potrei desiderare qualcosa che per qualche motivo il giorno dopo non voglio più, e per poi tornare a volerla ancora successivamente! Contesto e tempismo sono fattori importanti dal momento in cui qualcosa si resetta con te. Ci sono anche canzoni che mi sono piaciute da bambina che posso ancora tenere con me che altre che ho abbandonato. Col passare del tempo i tuoi occhi e la tua mente si aprono. Quotidianamente cerco nuove esperienze dalla musica e sono costantemente esposta all'ascolto. Mi piacciono molti stili diversi di musica. Diverse situazioni, tempi, sentimenti e molti altri fattori richiedono diversi tipi di musica. Questo è molto eccitante per me visto che c'è così tanto là fuori, quindi faccio del mio meglio per aprirmi al maggior numero di stili diversi che posso. Naturalmente ci sarà sempre un "suono" o "sapore" che rinasce con me o no, ma questo è qualcosa che non posso spiegare e non ha formula.
Il mio "groove perfetto" sarà diverso a seconda di molte situazioni. Tempi, compagnia, sentimenti e pensieri attuali, il tempo e così via. Ma direi tutto ciò che mi allontana dai pensieri, mi fa volare e porta un sentimento amplificato di unità e amore per tutti e tutto ... è il meglio che posso fare con le parole! Questo può accadere da solo, ma di solito è meglio se condiviso.
#3 Ai giovani musicisti di sesso femminile viene spesso chiesto "come ci si sente ad essere donna in un'industria maschile": qual è la tua opinione al riguardo?
Sono consapevole che ci sono più maschi nell'industria musicale, ma cerco di non concentrarmi su ciò che questo significa per me e su ciò che la musica può fare per il mondo. Si potranno abbattere le differenze di genere e essere tutti persone solo quando si raggiungerà uno stato di uguaglianza. Per quanto riguarda l'uguaglianza di genere, ritengo che vi siano questioni molto più urgenti su cui occorre concentrarsi nel mondo. Traffico di esseri umani, stupri, matrimoni forzati, la lista continua.
#4 In che modo la tua musica è influenzata da ciò che senti? C'è una connessione tra il suono che hai scelto di creare e il tuo umore del momento?
Sì. Sicuramente. Ovviamente considero i fattori ambientali in cui suono musica, ma se riesco a immergermi in me stessa, cosa che sto ancora imparando a fare, desidero coinvolgere per la mia strada attraverso ciò che suono, trascinare me stessa e, spero, altri in un viaggio.
#5 Cosa ci dobbiamo aspettare dalle tue future dalle tue future esibizioni e, più in gererale, dal futuro di Donna Leake? C'è un desiderio che vorresti esaudire?
Nessuna aspettativa, per favore. Durante il giorno sogno molte cose. Ma immagino che il mio unico piano sia continuare a seguire la musica ovunque mi porti e cercare di usarla per aiutare.