A Guide to All Creative Directors

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Gli italiani leggono di più in primavera

Il problema è il resto dell’anno

Gli italiani leggono di più in primavera Il problema è il resto dell’anno

Con l’arrivo della primavera, le giornate si allungano, e la natura si risveglia, portando con sé una voglia di uscire e godersi l'aria aperta. Dopo i lunghi mesi invernali passati al chiuso, molte persone approfittano del primo sole per rilassarsi nei parchi, sulle terrazze o nei giardini – e questo buon umore rende anche migliori le abitudini di tanti italiani che, con la stagione calda, riprendono i libri in mano. In occasione del solstizio di primavera, Rakuten Kobo, una delle aziende leader nel settore della lettura digitale, ha condotto un sondaggio per scoprire se e come le abitudini di lettura cambiano con l’arrivo della bella stagione. Il sondaggio, realizzato su un campione di 148 rispondenti nei primi quindici giorni di marzo 2025, ha rivelato interessanti dati su come la bella stagione faccia riscoprire agli italiani il piacere di dedicarsi ai libri. Dal sondaggio emerge che, in media, il 51% dei rispondenti dedica circa 3 ore alla settimana alla lettura, mentre il 25% legge tra i 30 minuti e un’ora a settimana. Il 16% degli intervistati legge meno di 30 minuti settimanali, e solo l’8% supera le 5 ore settimanali. Ma con l’arrivo della primavera, molti lettori sembrano voler dedicare più tempo alla lettura. Infatti, quasi la metà degli intervistati (e cioè il 49%) ha dichiarato di aumentare il proprio tempo di lettura, con l'11% che afferma di leggere molto di più con il sole. 

Se durante l'inverno il 73% dei lettori tende a leggere principalmente all’interno delle proprie case, con l’arrivo della primavera, il 61% dei lettori ha espresso la volontà di cambiare luogo, preferendo spazi all’aperto come parchi, terrazze o spiagge. La stagione primaverile invita a godersi la lettura all'aria aperta, sfruttando i vantaggi di una natura che rinasce. Inoltre, oltre al cambiamento nei luoghi di lettura, la primavera porta con sé anche una trasformazione nei generi letti. Il sondaggio ha mostrato che c’è una diminuzione nella lettura di gialli e thriller, che scendono dal 51% al 37%. Al contrario, i romanzi rosa registrano un aumento significativo, passando dal 36% al 43%. Anche le guide di viaggio vedono un aumento nelle preferenze dei lettori, passando dal 13% al 20%. Questo potrebbe essere un segno di un crescente interesse verso la pianificazione delle prossime vacanze estive. La lettura di saggi, romanzi storici e fantasy/sci-fi, invece, rimane pressoché invariata, suggerendo che questi generi mantengono il loro appeal durante tutto l’anno, senza subire grosse variazioni stagionali. Il che non toglie che gli italiani non brillino in Europa per il proprio desiderio di leggere.

Nel 2024, infatti, l'Italia ha registrato una diminuzione della qualità della lettura, con una crescita del 30% dei lettori che si dedicano alla lettura in maniera frammentaria, leggendo solo sporadicamente durante l'anno. Il tempo medio settimanale dedicato alla lettura è sceso a 2 ore e 47 minuti, rispetto alle 3 ore e 16 minuti del 2023 e alle 3 ore e 32 minuti del 2022, secondo i dati dell'Osservatorio dell'Associazione Italiana Editori (AIE) presentati a dicembre 2024 alla fiera Più libri più liberi, in collaborazione con Pepe Research e pubblicati da ANSA. Nonostante il 73% degli italiani tra i 15 e i 74 anni dichiari di aver letto almeno un libro nell'ultimo anno (seppur in calo rispetto al 74% del 2023), si nota una diminuzione della lettura di libri solo a stampa, che coinvolge il 66% della popolazione, rispetto al 68% nel 2023. Le donne continuano a leggere di più, con una percentuale del 72%, contro il 60% degli uomini mentre le fasce d'età con il maggior numero di lettori di libri a stampa sono i 18-24enni (74%), seguiti dai 15-17enni (73%) e dai 35-44enni (71%). I dati confermano anche un persistente divario tra Nord e Sud. Il Nord-Ovest rappresenta il 35,8% delle vendite di libri nel mercato trade, mentre il Sud e le Isole coprono solo il 19,3%. Inoltre, la presenza di librerie per abitante è significativamente inferiore nel Sud, con il 30% in meno rispetto alla media nazionale, mentre il Nord-Ovest è sopra la media del 11%.  Inoltre, le stime dei lettori variano: l'AIE indica il 73% della popolazione come lettori, ma l'Istat segnala solo il 39% della popolazione sopra i sei anni. Diverse ricerche, come quelle di Doxa e Swg, stimano una lettura più alta, con il 79% e l'80% rispettivamente per la fascia tra i 18 e i 75 anni. Insomma, non si sa con precisione quanto poco leggano gli italiani - solo che dovrebbero leggere molto di più.