Perché tutti stanno impazzendo per Pokémon TGC Pocket?
All’improvviso siamo tornati ai tempi della ricreazione
19 Novembre 2024
Correvano gli anni 2000 e il mondo era stato appena invaso da piccolissime creature colorate giapponesi: i Pokémon. Per i possessori del Game Boy, considerati all’epoca i prescelti, i primi videogiochi erano subito diventati dei classici, cambiando in maniera quasi radicale la traiettoria della loro casa madre, Nintendo. Gli sfortunati, invece, quelli a cui i genitori si rifiutavano di comprare la console, erano obbligati a intrattenersi con le carte collezionabili (Pokémon Trading Cards). E così, mentre alcuni sfidavano i capipalestra della regione di Kanto, altri si sfidavano con i compagni di banco, trasformando i corridoi delle scuole in piccole arene di battaglia. Il gioco di carte si è rivelato, inaspettatamente, un fenomeno culturale, diventando colonna portante dell’infanzia di milioni di bambini e bambine cresciuti all'inizio del nuovo millennio. Anche molti giovani adulti si sono lasciati affascinare dall’immaginario giapponese e dall’atmosfera unica del gioco. Con il passare del tempo, però, l’accessibilità alle console e la digitalizzazione dei giochi hanno reso le carte un lontano ricordo, soppiantate da nuovi titoli e spin-off della serie. Quando poi, con l’avvento degli smartphone, anche le console hanno iniziato a perdere fascino e rilevanza culturale, Nintendo ha ben pensato di buttarsi sull’App Store con Pokémon GO. L’estate del 2016 sarà forse per sempre ricordata per la viralità dell’app, che per la prima volta ha portato i giocatori effettivamente dentro l’universo dei Pokémon, allo stesso tempo spingendoli fuori dalle proprie case. Una decade dopo, o quasi, Nintendo ha riacceso l’ossessione, riportando la nostalgia del gioco di carte sull’App Store con Pokémon TCG Pocket.
Che cos’è Pokémon TCG Pocket?
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— Meccha Japan (@mecchaJP) November 13, 2024
Uscita da meno di un mese, l’app Pokémon Pocket ha già riempito i social di fanatici della saga, che da subito si sono ossessionati con il gioco. Le modalità sono piuttosto semplici: ogni giorno, i giocatori possono aprire gratuitamente due buste di espansione, ciascuna contenente cinque carte. Ovviamente, come nel gioco originale, ci sono carte più rare, ma nella versione digitale sono state introdotte le carte immersive, che permettono di esplorare l’illustrazione in modo interattivo. Le battaglie sono tornate, ma in una versione semplificata: i giocatori possono sfidarsi tra di loro o contro l’IA, utilizzando mazzi di 20 carte che possono essere preimpostati o costruiti dal giocatore stesso. Per riprendere uno degli aspetti più amati del gioco fisico, l’app include una funzionalità social che permette ai giocatori di connettersi, condividere strategie e persino mostrare i progressi del proprio Pokédex.
Come ottenere carte rare?
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Proprio come negli anni 2000, lo scopo principale del gioco è completare il Pokédex, collezionando tutte le carte, in particolare quelle più rare. Al momento, l’app include solo i Pokémon della prima generazione, riportando i giocatori nostalgici al Pokédex di Kanto. Sui social sono già spuntate leggende metropolitane e “tricks and tips” su come scovare i pacchetti con le carte leggendarie. C’è chi analizza la bombatura dei pacchetti, chi tenta strane rotazioni delle carte, e persino chi pesa il cellulare nella speranza di individuare il pacchetto più pesante (sfidando ogni legge della fisica). Tuttavia, sembra che non ci sia nessun trucco definitivo: tutto si riduce a pazienza e strategia, scegliendo i pacchetti in base alle mancanze del proprio Pokédex. La nostalgia di Pokémon TCG Pocket è senza dubbio il punto forte del gioco, il motore che spinge milioni di fan, vecchi e nuovi, a immergersi nuovamente nel mondo dei Pokémon. Questo revival sembra inserirsi perfettamente nel fenomeno più ampio del ritorno agli anni 2000, il cosiddetto revival Y2K, che probabilmente rappresenta solo il sintomo più evidente di un desiderio più profondo di riscoprire un’epoca ormai passata, percepita come più semplice e autentica. Gli anni 2000, con la loro estetica unica e i gadget iconici, hanno da tempo ritrovato una nuova vita: basti pensare al successo dei Tamagotchi, risorti come fenomeno pop a metà tra nostalgia e modernità. Ora, sembrerebbe essere il turno dei Pokémon ancora profondamente legati all’immaginario collettivo che li ha resi un’icona generazionale.