Come i Pokémon sono diventati la vera bolla del resell
Tra nostalgia e lockdown le carte collezionabili sono il vero trend del 2020
28 Gennaio 2021
Se nel corso degli anni il termine resell è diventato sinonimo di sneaker e hype culture, mai come negli ultimi mesi la parola ha trovato una nuova collocazione. Il fenomeno nostalgia è innarestabile e forse è anche per questo che nel corso del 2020 il collezionismo di carte Pokémon ha preso una piega inaspettata, inanellando numeri da capogiro capaci di rivaleggiare con quelli del mercato delle sneaker, disegnando in modo netto e preciso i confini della nuova bolla del resell. C'è la storia di uno studente che è riuscito a guadagnare quasi 70mila euro per pagarsi la scuola di medicina, ma ci sono soprattutto i numeri riportati anche su StockX che ci raccontanto come Charizard, Blastoise e Venusaur valgano molto di più di qualsiasi Virgil Abloh e Travis Scott.
Se i quasi 200mila euro spesi da Logic per una carta di Charizard sono utili a capire la portata del fenomeno, sono i dati forniti da StockX a rendere davvero giustizia a un trend che ha visto solo nel 2020 una crescita del 4000% rispetto all'anno precedente. Numeri resi possibili anche grazie alla grande richiesta europea, dove Germania, Regno Unito e anche Italia guidano la classifica dei paesi ancora fedeli alla Pokémania esplosa alla fine degli anni '90 e rimasta intatta grazie a una rete di appassionati che negli anni hanno collezionato e custodito quello che con il passare è diventato un vero e proprio tesoro. “Nel 2020 le carte collezionabili Pokémon hanno registrato una crescita record su StockX, con l'interesse più forte proveniente dai nostri mercati europei" ha dichiarato a nss magazine Jesse Einhorn, Senior Economist di StockX. "Nell'ultimo mese, gli scambi globali di Pokémon su StockX sono quasi 4 volte (300%) superiori rispetto a ottobre, mentre gli scambi di Pokémon in Europa sono 10 volte (900%) superiori. Dato questo tasso di crescita in accelerazione, prevediamo di vedere una forte domanda di carte e oggetti collezionabili Pokémon per tutto il 2021". Se il mercato è sicuramente in crescita, viene da chiedersi quando scoppierà questa bolla di nostalgia cresciuta a dismisura in un anno diverso e complicato. È innegabile che la pandemia e i lockdown abbiano aiutato la crescita di un fenomeno figlio legittimo della cultura hype, basata proprio sul collezionismo e da sempre vicina al mondo dei Pokémon con una serie di collabo che vanno da Daniel Arsham a Hiroshi Fujiwara fino alla più recente con Gucci e The North Face.
I have a pokemon card that can be a deposit on a new 3 bed house.
Don’t hate on mans happiness.
Let me go cut my grass for the winter,
And get back to playing playdoh with my daughter.
Man said get a grip.
Life is mad.
Se il mondo delle sneaker viene tenuto attivo da decine di release settimanali e trend in grado di spostare focus e prezzi da un momento all'altro, il mercato delle carte collezionabili Pokémon non può certo contare sullo stesso ciclo che alimenta il resell di Nike e Yeezy. Per questo sembra destinato a trovare un suo momento di quiete, un punto di assestamento che darà idea della vera dimensione di un fenomeno ora fuori controllo. Non un trend passaggero insomma, ma un culto da sempre presente che ha trovato nel 2020 la sua massima espressione grazie a una serie di fattori, dalla nostalgia al lockdown, che ha reso possibile la nascita di una vera e propria bolla. Quando questa scoppierà rimarranno i collezionisti e noi potremo dire che aver vissuto in quel momento storico in cui una carta Pokémon valeva 300mila euro.