Come Kanye West vuole creare la hoodie perfetta
Ne ha parlato in una lunga intervista al Wall Street Journal
26 Marzo 2020
«Le hoodie sono senza dubbio il più importante capo d’abbigliamento dello scorso decennio», ha detto Kanye West nel corso della sua ultima, lunga intervista con il Wall Street Journal, ribadendo un concetto espresso durante il corso di tutta la sua carriera di designer, guardando allo sportswear come una delle espressioni più giovani e pure del mondo della moda. Nel 2015, in una rara intervista concessa a Vanity Fair in occasione della Season 2 di Yeezy, Kanye disse:
«Le felpe sono importanti, c***o. Potrebbe sembravi la frase più ridicola di sempre. Come si fa a dire di candidarsi alla presidenza nel 2020 e poi dire che le felpe sono importanti? Ma lo sono. Segnatevi le mie parole».
Kanye West non si è più candidato come presidente nel 2020, ma è difficile considerare sbagliata la sua previsione di qualche anno fa, dopo che hoodie e felpe sono diventate insieme alle sneakers la chiave di volta dell’esplosione dello streetwear, la tela su cui ogni tipo di designer ha provato a esprimere la propria creatività. Ora Kanye però vuole progettare “la hoodie perfetta”:
«Leggermente corta in vita, pesante come un cappotto. Dovrebbe essere comodissima, biblica nella sua morbidezza, futuristica nella costruzione. Di un colore grigio polvere o sabbia - i colori che avresti potuto vedere addosso a Gesù. Sarebbe un prodotto pensato per le masse, dovrebbe costare sessanta dollari».
Kanye ha espresso ancora una volta il desiderio di cercare di “democraticizzare” l’apparel, principio secondo cui qualche mese fa aveva detto di voler spostare la produzione di Yeezy in America, e di gradire l’idea che Yeezy e la hoodie perfetta siano messi in vendita nelle catene di grande distribuzione, come Costco: «Mi piace Costco come idea. Mi piace anche Walmart». Kanye, d’altronde è la stessa persona che ha reso celebre al grande pubblico europeo Gildan, e che ha utilizzato dei sample di American Apparel per realizzare tutte le divise dei membri del Sunday Service. Nell’intervista al Wall Street Journal - in cui si è parlato diffusamente di politica, MAGA hat e Sunday Service - Kanye ha detto di considerare
«Yeezy è il McDonald’s e l’Apple dell’abbigliamento. Per rendere l’Apple dell’abbigliamento il prossimo Gap, deve rappresentare una nuova invenzione. Bisognerebbe inventare qualcosa di così bello che diventi la norma, di così bello da non potersene nemmeno attribuire il merito».
L’idea che ha continuato a ronzare nella testa di Kanye per tutta la scorsa estate era sempre quella della hoodie perfetta, perché «non puoi prenderti tre anni di pausa e poi uscirtene con una hoodie». Kanye pare aver mostrato la cosa più vicina alla hoodie perfetta nel video di Follow God, con la hoodie arancione indossata insieme a una puffer vest, che nei mesi successivi è arrivata quasi a spodestare la hoodie nei suoi pensieri: «Era arrivato a pensare a una collezione interamente di mussola, costruita intorno al vest, che avrebbe espresso i nuovi codici che aveva elaborato», ha scritto Binkley, riportando anche l’intenzione di non utilizzare nessuna miscela di tessuto perché «c’è un versetto della Bibbia secondo cui non bisognerebbe indossare un tessuto fatto da due materiali diversi».
Spesso è difficile riuscire a prendere sul serio le parole e addirittura le intenzioni di Kanye West. Anche nell’intervista al Wall Street Journal il rapper e designer è continuato a sembrare un uomo in eterna contraddizione con se stesso - ha detto che il backlash subito dopo aver indossato il “MAGA” era classista, e che in quanto uomo nero con un MAGA hat si è sentito discriminato come prima di diventare famoso - spesso irritante nella sua volontà di voler a tutti i costi provocare. Allo stesso tempo però Kanye West rimane l’uomo che ha dato il via a una delle più grandi rivoluzioni estetiche dell’ultimo decennio, e che potrebbe continuare a influenzare il mondo della moda più di quanto possiamo anche solo immaginare. A partire dalla hoodie perfetta.