Il 2024 è l’anno delle FiveFingers

Quest’estate la fashion industry sta portando il concetto di “foto piedi” a tutto un altro livello, ma non come pensate. Grazie a TikTok, dove migliaia di video ritraggono influencer e appassionati di moda abbinare scarpe dalla forma anatomica a baggy jeans, pantaloni sartoriali e top in pizzo, le FiveFingers di Vibram si stanno affermando nel panorama internazionale dello streetstyle come sneaker preferita delle nuove generazioni. Al momento, l’hashtag #fivefingers raccoglie poco più di sette mila post sulla piattaforma, ma dati specifici dimostrano che il trend sta prendendo piede - lasciateci passare il pun, non sarà l’ultimo - a una velocità esorbitante: su Google, le ricerche globali per le FiveFingers hanno subito un aumento del 70% negli ultimi cinque mesi, con una media di oltre 23mila click mensili. Nonostante questa nuova ondata di popolarità stia attirando l’attenzione di molti brand in cerca di collaborazioni a più dita (le più recenti con Balenciaga e Suicoke), Vibram afferma che l’obiettivo principale di FiveFingers rimane invariato: «continuare a proporre un prodotto tecnico per coloro che amano il contatto con la terra e la sensazione primordiale di camminare scalzi». In poche parole, il brand resterà con i piedi per terra - anche se voci di corridoio dicono che a settembre lo vedremo attivo in Fashion Week. 

Le ragioni del successo dietro le FiveFingers sui social media hanno più a che fare con l’estetica che con la funzione, un concetto che rema in direzione praticamente opposta rispetto a ciò che inizialmente le ha rese famose. Da un’idea dell’ex taglialegna e product designer Robert Fliri, il primo prototipo di «un guanto flessibile, in grado di proteggere il piede ma di consentire piena sensibilità» è stato lanciato sul mercato vent’anni fa, nel 2004, grazie a Marco Bramani, nipote del fondatore di Vibram. «Le persone non danno più importanza ai piedi, li danno per scontati», afferma Carmen Marani, General Manager di Vibram FiveFingers. Le scarpe inventate da Fliri, dotate di una suola leggera e traspirante, liberano il piede e permettono a chi le indossa di camminare scalzi anche in luoghi in cui sarebbe pericoloso o poco igienico. «Nei piedi si trova la massima concentrazione di terminazioni nervose del corpo umano, c’è una correlazione importantissima tra piede e cervello», aggiunge Marani. Mentre gli effetti delle passeggiate a piedi nudi sulla mente devono essere ancora comprovati scientificamente, è certo che la sola azione di percorrere brevi e larghe distanze senza scarpe sia in grado di trasformare la forma fisica nonché risolvere alcuni problemi fisici alla radice. Riuscendo a utilizzare tutta la pianta, dita comprese, camminare scalzi o con indosso le FiveFingers attiva tutti i muscoli del piede, con risultati immediati. «Molti influencer hanno iniziato a usare le Fivefingers perché attratti dall’estetica, ma dopo averle indossate hanno capito quanto fosse incredibile la sensazione che si prova a portarle», racconta Marani. Al momento, Vibram sta sviluppando ulteriori modifiche alla FiveFingers al fine di migliorare la performance atletica della calzatura. «I più estremisti le usano per correre, ma per farlo occorre grande preparazione. A Londra spesso le persone le indossano durante gli spostamenti casa-ufficio, prima e dopo aver portato tacchi o scarpe scomode», conferma la GM. 

FiveFingers x Suicoke

Balenciaga x Vibram

Charles Jeffrey Loverboy SS24

JW Anderson SS24

JW Anderson SS24

Louis Vuitton Men SS24

Parte del merito dell’ascesa delle FiveFingers nel mondo dello streetstyle sembra appartenere alle Tabi, le scarpe “a doppio dito” di Margiela che prendono ispirazione dagli zoccoli degli animali e che l’autunno scorso sono finite al primo posto nella Top 10 Hottest Products di Lyst. In conversazione con varie content creator che portano (e quindi postano) le FiveFingers, il team di Marani ha scoperto che molte di loro hanno indossato le Tabi per molti anni: avendo già testato un paio di scarpe anticonvenzionali, c’è voluto poco a convincerle a infilare un paio di FiveFingers. «Volevano essere ancora più stravaganti», riporta Marani. Nata per ragioni prettamente stilistiche, il trend è riuscito a influenzare notevolmente la demografica dei consumatori Vibram, fino a pochi mesi fa prevalentemente maschile, invogliando tutta una nuova generazione di ragazze a provare la camminata primordiale per le strade del centro città. Oltre al fenomeno Tabi - che per di più si sono affermate nella moda oltre quarant'anni fa - altri fattori potrebbero aver contribuito ad affermare le “scarpe anatomiche” nel mondo dello streetstyle. Alle Fashion Week della scorsa estate (quindi molto tempo prima che le ricerche per le scarpe a zoccolo di Margiela subissero picchi di interesse record), brand come JW Anderson, Charles Jeffrey Loverboy e persino Louis Vuitton Men hanno presentato calzature dalla forma “bestiale”: stringate dalla punta palmata, mocassini con artigli argentati e suole a forma di orma d’orso sono solo alcuni esempi di scarpe fuori dalle righe che si potevano trovare in passerella. Mentre i designer si divertivano a prendere spunto dal mondo animale, dall’altra parte dell’oceano Kanye aveva appena cominciato a farsi paparazzare per le strade di Los Angeles con le Sock Sneaker di Yeezy, scarpe idrorepellenti piuttosto simili ai calzini che indossano i surfisti d’inverno. All’inizio ha il nuovo look “coastal grunge” di Ye ha subito critiche e sguardi perplessi, sia online che da parte della sua stessa fanbase, ma ben presto tutti hanno ceduto al suo fascino. 

Per adesso la FiveFingers-mania si sta diffondendo maggiormente in città creative come New York, Los Angeles e Londra, come riporta Marani, ma anche Parigi si sta dimostrando attratta dal trend. D'altro canto Milano, con la sua ossessione per l’eleganza tradizionale, rappresenta una sfida per Vibram, che in verità è un brand italiano, con il suo hub creativo proprio nel capoluogo lombardo. Marani ci racconta che la scarpa che per adesso viene apprezzata maggiormente dai giovani milanesi è la Ballerina, ma ultimamente «ci sono sempre più ragazzi che visitano il nostro negozio», un'osservazione che ci spinge a domandare alla General Manager se il prossimo settembre potremo aspettarci delle sorprese in passerella. Marani non può scendere nei dettagli, ma svela che le FiveFingers stanno effettivamente riscuotendo molta attenzione da parte degli alti vertici della Fashion Industry. «Stiamo ricevendo diverse di richieste di collaborazione», dice Marani. «Sono certa che troveremo i partner giusti con cui poter raccontare delle storie vere e per cui condividiamo i valori». Insomma, non sappiamo ancora se a settembre ritroveremo le FiveFingers in versione intrecciato Bottega Veneta, se le vedremo indossate da Miuccia Prada e Raf Simons al termine del loro show, o se più semplicemente Vibram lancerà un afterparty dettato dall'obbligo di partecipare scalzi. Quello che è certo è che, per tornare ai nostri adorati pun, la moda ormai si ritrova le FiveFingers tra i piedi.