Quattro chiacchiere con Serena di Marino di Plusthirtynine ( +39)
21 Aprile 2010
C’è l’anima e il cuore alle spalle del marchio Plusthirthynine (+39), ideato da Serena di Marino.
Con l’esigenza di ripromuovere l’artigianalità sartoriale e di recuperare il Made in Italy più autentico, Serena si muove nell’ambito del fashion con un unico obiettivo: dare vita ad un secondo “New Look”, alla Dior, capace di interpretare i cambiamenti e porsi come risposta alle esigenze contemporanee, soprattutto a quelle giovanili, affamati di novità; dalla musica alle tendenze, dall’arte alla comunicazione.
E allora, conosciamola meglio.
Ladies and gentlemen, ecco a voi: Serena di Marino.
Nome Completo
Serena Di Marino
Anni
31
Occupazione
Fashion Designer
A che ora di solito vai a letto?
Sono una Cenerentola moderna…al rintoccare della mezzanotte, corro a letto.
Quale è il tuo cibo preferito?
Nutella.
Che cosa volevi diventare da grande?
Una stilista…dai sono riuscita, non avevo specificato quanto famosa. Meglio essere più precisi la prossima volta!
Qual è il tuo più grande rimorso, se ne hai uno?
Non avere avuto la possibilità di studiare all’estero.
Per cosa spendi?
Spendevo…adesso sono mamma di +39.
Per cosa risparmi?
Sigarette ed alcolici…che fatica essere businessman!
Quale la tua frase-motto preferito?
Volere è potere!
E adesso veniamo al tuo lavoro…
Come descriveresti il tuo lavoro?
Io creo bellezza. Le mie creazioni sono un sonetto dedicato alle donne. Abiti che possano esaltare i volumi del corpo femminile e renderlo irresistibile.
Passi più tempo a riflettere su cosa creare o a farlo?
Dipende. Se non ho un’idea resto a riflettere a lungo per trovare un’ispirazione e una volta trovata, resto a creare finché non è completa.
Nelle tue creazioni, quali sono i materiali che usi più spesso?
Al momento il jersey perché la linea è di t-shirt. Generalmente, però, uso sempre materiali diversi, mi piace la sperimentazione.
Descrivi il tuo lavoro-creazioni in tre aggettivi.
Leggero, frizzante, raffinato.
Descrivi il tuo stile in tre aggettivi.
Femminile, scultoreo, ironico.
A chi/cosa, t’ispiri durante il tuo processo ideativo?
Prendo ispirazione da tutto: è questo il prezioso insegnamento di mio padre, anche lui artista, che mi faceva vedere le cose con occhi diversi. Il disordine è ispirazione, i rottami sono ispirazione, i giocattoli sono ispirazione; poi convergo il tutto in un preciso stile e tendenza. In questo modo apporto un contributo alla moda e non ricalco le orme.
Come/ quando tutto è cominciato?
La mia carriera di stilista è cominciata dopo l’Accademia della moda, ma +39 è nata recentemente, dopo una delusione d’amore.
Ero andata a vedere una mostra di Sophie Calle a Londra intitolata “Take care of yourself”; dove l’artista aveva messo in scena l’abbandono del suo compagno, avvenuto mediante lettera, che si concludeva con le parole che danno poi il nome alla mostra, facendola interpretare da 100 donne diverse.
E lei si era presa cura di se stessa nell’unico modo che conosceva, attraverso l’arte. Ed io l’ho fatto attraverso le mie creazioni.
Domanda d’obbligo, cosa è per te l’amore?
L’amore per me è fondamentale. E’ alla base di tutto il mio essere. Se io non fossi amore non sarei in grado di creare. E’ un viaggio da intraprendere, è passione, è fiducia, è fedeltà, è un’insieme…infatti sono single!
Dove possiamo trovare le tue fantastiche creazioni?
+39 è in vendita a Napoli da DROP in via Gino Doria 96 e Londra da 172Shop in Brick lane e XXIVLondon a Candem Lock Market.
Quale è la tua sfida per il 2010?
La collezione di t-shirt è solo la punta dell’iceberg …la sfida e’ rendere +39 una collezione di pret-a-porter da fare sfilare all’interno del London Fashion Week.
Infine, per cosa ti piacerebbe essere ricordata?
Per il mio anticonformismo…sono una stilista che non vuole uniformarsi al mondo della moda.
Serena, grazie ancora per la tua disponibilità. A presto, Naplestreetstyle.