Danilo Paura
Rimini, Italy
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Rimini, Italy
La tua quarantena: paure e sogni?
Metto la sveglia per non svegliarmi. La mia giornata inizia con un paradosso, è vero metto la sveglia ma per non svegliarmi troppo presto. Dopo i primi due giorni un po' scombussolato, ho deciso di agire e farlo in maniera organizzata. La variabile tempo è stata motivo di forte riflessione. Ho capito per la prima volta che il tempo non deve spaventarci ma accompagnarci, ho deciso di calcolare tante cose, adesso so esattamente in quanto tempo è pronto il mio caffè, 1:53 mettendo a 13 la potenza della mia piastra ad induzione, ho iniziato a farmi la doccia concludendola con 15 secondi di acqua gelida, poi 30, 45 e alla fine 60 secondi (WIM HOF METHOD), mi sto preparando per correre la 4|4|48 appena avrò le prime 48 ore di libertà. Sto facendo tante piccole cose diverse da prima, attività mentali e fisiche che girano intorno allo stesso concetto, gestire spazio/tempo in maniera diversa. Quando passerà tutto questo ci troveremo ad affrontare il più difficile dei momenti, non basterà essere forti fisicamente nè mentalmente, non vincerà chi ha più denaro e chi è più famoso, perché tutti indistintamente saranno messi in discussione, cambieranno le proporzioni ma in sostanza nessuno ne uscirà vincitore se non imparerà ad essere capace di fare sacrifici. Vinceranno i valori e soprattutto coloro che sapranno mettere insieme persone accomunate dagli stessi. Siamo stati obbligati a vivere condividendo lo stesso sentimento, per la prima volta ci siamo sentiti uguali gli uni con gli altri, a nudo ed al netto di barriere, colore della pelle, ceto sociale o visione politica, tutti nella stessa condizione, qualcosa di più grande mai vissuto prima. Pagano i deboli come da sempre la natura racconta, e di vittime da piangere ce ne sono state fin troppe per non considerare questo il più atroce dei momenti, ma è il prezzo da pagare, il mondo esige un mutamento.
Sto lavorando tanto, in maniera diversa da prima ma intensamente, e finalmente abbiamo iniziato a sfruttare la tecnologia come mezzo di lavoro concreto e funzionale, abitudine che spero farà parte della nostra quotidianità anche dopo. Inoltre posso dire di essere fiero che proprio in questo periodo si sia materializzato un progetto che non vedo l’ora di condividere con quelli che seguono me ed il mio lavoro. Questa quarantena è "la pioggia ad una finale di Wimbledon", non per forza una cosa negativa, se esci dallo spogliatoio e rientri in campo concentrato, più determinato, più attento di prima la partita può avere un risvolto diverso, non importa che stavi due set a zero, la partita non è finita, se sei arrivato in finale allora la finale puoi vincerla se te la giochi.
Qual è la tua colonna sonora?
Ho diviso la giornata in 11 momenti e queste sono le tracce dalla mattina alla sera:
- Should I - Arum Rae
- Downtown - Majical Cloudz
- Dark & Handsome - Blood Orange
- Good News - Mac Miller
- Boloko - Fatoumata Diawara
- Toucher l’Horizon - Oxmo Puccino
- Love Me Not - Skepta
- Breezeblocks - Alt-J
- More than this - Roxy Music
- Coney Island Baby - Lou Reed
- Com’è profondo il mare - Lucio Dalla