Il lato oscuro delle sottoculture in Italia nella nuova fanzine ‘Dark Youth’
Un racconto visivo dell’underground italiano a cavallo tra gli anni ’90 e gli ‘00s
14 Maggio 2021
La sottocultura Cybergoth o Dark ha rappresentato un caso unico nel panorama italiano. Caratterizzata da un melange unico di estetiche Goth, New Wave, Punk e Cyber¬punk, questa scena culturale ha rappresentato per moltissimi giovani la libertà e la fuga da sistemi di vita tradizionalisti e oppressivi, oltre che uno degli ultimi cluster di cultura giovanile a resistere prima che il concetto si estinguesse con il nuovo millennio – e finora non è mai stata documentata a tutto tondo. La fanzine Dark Youth, il più recente progetto editoriale di Ragazzi di Strada, archivio dedicato alle sottoculture curato dal giornalista e ricercatore Lorenzo Ottone e da Albert Hofer, stampato e distribuito da Mondo Erotico Publishing nasce proprio con l’obiettivo di riportarla alla luce: l’intero apparato fotografico viene dall’archivio di Albert Hofer, ex esponente della scena Dark italiana nonchè soggetto e autore della maggior parte degli scatti.
Le fotografie di Hofer creano un percorso visivo attraverso le scene e le retroscene della scena Dark in un viaggio che inizia nell’Italia degli anni ‘90 e arriva fino a Londra e alla Germania, dove molti giovani Dark inseguivano il sogno del proprio lifestyle e della loro identità. A rinforzare la missione documentaristica delle foto d’archivio, la fanzine è corredata da voci e testimonianze riportate dallo stesso Hofer. Eccone una:
Uscivo di casa con il mio look bizzarro, androgino e scuro, e mi truccavo negli specchietti delle macchine parcheggiate, cambiandomi di look nei bagni dei treni e negli ascensori, in una spirale che tendeva a lasciare a Coverciano – il mio quartiere – ogni residuo di sobrietà. Le scarpe da ginnastica nere mi accompagnavano fino a quando uscivo dalle stazioni ed arrivavo nei pressi delle mie mete, lì dove venivano cacciate in uno zainetto o in un sacchetto in favore di stivali, anfibi, tacchi e suole rialzate fino a 20 centimetri.
Il volume è suddiviso in sei capitoli che, attraverso le memorie e gli aneddoti di Albert Hofer, toccano i temi più importanti relativi alla scena Dark (la musica, l’estetica, le dinamiche sottoculturali, la politica, la scoperta di sé e della propria sessualità, ecc.), in una serie di dettagli fondamentali per comprendere a fondo la natura di questa scena giovanile.