Hello Berlin #13 - Time to Change
Atelier ABOUT on Berlin & Fashion
29 Giugno 2017
Berlino: la città dei ribelli, non si veste più solo di nero. Negli anni lo stile della città si è formato seguendo le tendenze anarchiche e punk maa oggi sembra stia voltando pagina, anche grazie a brand come ATELIER ABOUT Berlin, capaci di riflette l’evoluzione del fashion world berlinese.
Fondata nel 2005 da Gianpaolo Tucci e Giulio D’Alessio, il brand unisex mostra la chiave per raggiungere nuovi livelli nella scena fashion.
Abbiamo contattato il duo creativo per fare due chiacchiere riguardo lo sviluppo del Berlin’s style.
La prima da chiedersi è: Chi è ATELIER ABOUT?
Il brand utilizza la forza del messaggio - come già il nome ATELIER anticipa.
“Il brand è la dimostrazione di quello che facciamo e vediamo quotidianamente, sopratutto a Berlino”, spiega Gianpaolo Tucci, "ATELIER ABOUT è un’espressione della realtà. Il nostro "ABOUT" è pieno di significato".
Il duo trova ispirazione nella vita di ogni giorno - che non significa solo "Berghain". Berlino è molto di più che il solito cliché della città in nero, ha molto di più da dare: storia e modernità si fondono nelle architetture, nelle feste e anche nella moda. La scena underground (che Gianpaolo Tucci definisce un lifestyle) ha sicuramente un ruolo determinante. Essere mentalmente e fisicamente liberi, trascende il diritto di essere “contro il sistema” o esprimere la propria libertà sessuale - questo è ciò per cui Berlino è più conosciuta e il motivo per cui è stata amata da generazioni di artisti. Ma le cose cambino, e Berlino non è più la città più economica d’Europa e anche la mentalità punk del “not giving a ****” ha smesso di affascinare.
Al giorno d’oggi è più che altro un mix di influenze, stili e culture. Questa è la bellezza di Berlino e, come spiega Gianpaolo,
“Sì, è anche finta, questa è l’altra faccia della medaglia Berlino sta attirando l’attenzione per un modo di vivere e di apparire che ha uno stile proprio, combattendo contro la solita idea di moda".
La scena musicale ne è un esempio, ed è la principale fonte d’ispirazione di ATELIER ABOUT.
"Amo il fatto che non si tratta di vivere la musica in sé ma le emozioni che ti trasmette, l’atmosfera che respira. Quando vai da qualche parte è davvero vivere la musica in sé stessa - perciò riguarda la libertà tra te e la musica che ti trasmette qualcosa. Nessun giudizio dall’esterno, non è permesso fare foto all’interno. È un momento solo tuo".
Consapevolezza è la parola che fa da protagonista qui, e riassume il credo di ATELIER ABOUT, "street realism": le nostre scelte di stile sono delle vere e proprie dichiarazioni.
"Affermazione di sé e moda: credo che questi due termini siano strettamente connessi. Ogni giorno scegli cosa indossare secondo gli obiettivi che hai", e l'equilibrio sembra essere la chiave.
"Le persone spesso indossano qualcosa solo perché è cool e non gli interessa altro, non gli interessa cosa possa significare. Noi stiamo tentando di cambiare proprio questo, nel senso che dovremmo essere più consapevoli delle cose importanti, come l’impatto culturale o effetti visivi", ci spiega il duo.
Atelier ABOUT presenta la moda combinando stile e streetstyle, mixando attitudini punk, influnze skater, sportswear ed eleganza fusi in un’unica collezione che riflette la loro visione di Berlino.
Resta comunque una domanda: dove stiamo andando in termini di stile?
"Per me la cosa più importante è capire il motivo della grande differenza che c’è a Berlino tra questa incredibile fonte d’ispirazione e uo sviluppo così lento della moda. Tutti sono d’accordo che Berlino sia cool...ma quando si parla di moda Berlino non c’è, anche se la moda di strada. Sicuramente non si tratta solo di business ma più di mostrare cosa sia la moda qui. Com’è successo a Londra ad esempio: non era nlla se confrontata a Parigi o Milano...ma adesso è incredibilmente potente.
Penso che anche Berlino stia cambiando ed evolvendo. Oggi non è cheap come una volta e credo che le persone che restano qui in questo momento i forte sviluppo economico lo faccia perché gli piace davvero la città. E comunque la gente continua a spendere poco per la vita, i vestiti,le feste, e compra soprattutto oggetti di seconda mano , siamo ancora la generazione del low cost, capaci di volare ovunque spendendo il minimo. Nonostante questo ci sono alcuni brand emergenti davvero cool. Come i ragazzi della nuova etichetta Last Heirs. Forse è parte della globalizzazione. In ogni caso la moda dovrebbe esprimere la realtà di Berlino",
così Gianpaolo descrive il punto di vista di ATELIER ABOUT. Il loro approccio è il realismo di strada. Streetwear e lifestyle, che esprimono in modo proprio.
Berlino permette loro di farlo, anche se la città, alla fine, non importa, come dice Gianpaolo:
"Devi strutturare la tua libertà in quello che fai".
Due ragazzi meravigliosi del sud d'Italia, che certamente torneranno a capovolgere la scena fashion di Berlino, durante la Settimana della Moda di Berlino.