La mostra DEAR BERLIN è uno scatto romantico della capitale tedesca
Alex Flach racconta l’anima urbana di Berlino attraverso la fotografia istantanea
18 Ottobre 2024
Il fotografo Alex Flach, noto anche come fondatore di Civilist, presenta la mostra “DEAR BERLIN”, una collettiva che riunisce giovani artisti per esplorare lo spirito attuale di Berlino attraverso la fotografia istantanea delle polaroid. L’esposizione mira a offrire uno sguardo autentico sulla città, catturando paesaggi urbani, volti e momenti fugaci che definiscono l’identità contemporanea di Berlino. La mostra apre il 24 ottobre presso la galleria internazionale HVW8 di Berlino, in occasione del 15º anniversario di Civilist, uno dei punti di riferimento culturali più importanti della città. “DEAR BERLIN” si presenta come una lettera d’amore collettiva verso la città, svelando un panorama caleidoscopico delle sue diverse sottoculture. Le fotografie esposte offrono un’immersione nell’energia unica di Berlino, mettendo in luce la sua storia, la diversità e l’innovazione creativa.
L’utilizzo dellae polaroid, con la sua estetica immediata e senza filtri, permette agli artisti di documentare la realtà urbana in modo diretto. Questo medium si presta particolarmente bene a catturare l’essenza cruda e autentica della vita cittadina, riflettendo sia le sfaccettature visibili che quelle nascoste di Berlino. Gli artisti coinvolti, provenienti da vari background, apportano prospettive uniche che contribuiscono a una rappresentazione ricca e diversificata della metropoli. L’evento sottolinea l’importanza della comunità artistica locale e il suo ruolo nel plasmare l’identità culturale della città. La collaborazione tra Alex Flach e i giovani artisti evidenzia inoltre il dialogo intergenerazionale presente nella scena artistica berlinese. “DEAR BERLIN” non si limita a celebrare la città, ma invita anche a riflettere sul suo continuo cambiamento e sulla complessità della sua scena sociale. In un periodo di rapidi mutamenti urbani, la mostra si propone di documentare e preservare frammenti della vita quotidiana che potrebbero altrimenti passare inosservati o essere dimenticati.