Sunday Escape – Yves Saint Laurent's Moroccan oasi
Un tour nell'Eden tropicale del designer
11 Novembre 2016
Oggi vi portiamo nella villa marocchina in cui Yves Saint Laurent ha vissuto insieme al compagno Pierre Bergé.
Costruita negli anni 20 dal pittore francese Jacques Majorelle, il pezzo forte della villa è in realtà il giardino, una lussureggiante oasi tropicale dove viene creato il famoso “blue Majorelle”, che è un blu cobalto intenso che ricopre anche la facciata della villa stessa.
Affascinato dall’eleganza delle linee e dal tripudio dei colori tipici dell’architettura del mondo islamico, oltreché dalla botanica, il pittore si trasferì a Marrakech nel 1919 e fece del giardino di questa villa il suo rifugio, un posto in cui estraniarsi dal mondo esterno e dedicarsi unicamente alle sue opere, passare le giornate a dipingere immerso nella pace e nelle numerose specie di piante.
L’idea del blue majorelle non fu però sua, bensì dell’architetto Paul Sinoir, che pensò a questa tonalità brillante e molto intensa per le pareti della villa e la cinta del giardino, in modo da creare un contrasto unico.
Il giardino aprì al pubblico nel 1947, ma purtroppo dopo neanche vent’anni fu abbandonato e lasciato a stesso. A rivalutare questo luogo, questo moderno eden fatto di mille colori e profumi, di fiori e piante provenienti da tutte le parti del mondo, di piccoli ruscelli, fiori di loto e vialetti ombrosi, fu proprio il celebre designer, quando negli anni ‘80 acquistò l’intero complesso insieme a Bergé.
Descritto da Saint Laurent come “un’oasi in cui i colori di Matisse si mescolano a quelli della natura”, il Giardino Majorelle diventò presto uno dei luoghi più importanti della vita dello stilista e fu una continua fonte di ispirazione per le sue creazioni, tanto che vi visse fino al 2008, anno della sua morte, e le sue ceneri furono disperse proprio nell’orto botanico.
Seguiteci nel tour virtuale della villa e del giardino.