I think we've found the next big thing! The Bang Bang Club from London with love.
04 Maggio 2010
Felici circostanze hanno portato la sottoscritta ad imbattersi in una giovane e promettente band inglese. E ringrazio prima di qualsiasi altra digressione chi mi ha parlato di loro.
Freschi ritmi dance e atmosfere malinconiche smorzate da sfumature squisitamente pop è la perfetta descrizione per i Bang Bang Club (Myspace).
Fare musica popolare e alla portata di tutti oggigiorno non è facile, diciamocelo.
E David e John lo fanno con una facilità contagiosa.
Mi sono bastati pochi ascolti del singolo che me li ha fatti conoscere per convincermi di avere davanti una band che dietro apparenti motivetti serba una tenacia e una voglia di creare fortissima.
La storia dei Bang Bang Club inizia dieci anni fa, ai tempi del primo incontro tra John (voce) e David (tastiere) e la loro partecipazione alla band britannica Protocol.
Dopo quell'esperienza, nel 2007, il duo decide di intraprendere una nuova strada, e fu la volta dei Bang Bang Club. La nuova filosofia dei ragazzi è stata fin chiara sin dalle origini, ovvero quella di fondere musica, arte e moda in una maniera estremamente colorata e originale.
Avendo deciso di scrivere “canzoni pop” e trovandosi in un periodo estremamente fertile e creativo che li ha visti reinventarsi e creare un sound unico e personale, David e John in poco tempo decisero di intraprendere un nuovo viaggio.
Una volta a Brooklyn la band decide di non tornare a casa fino a quando qualcosa non li avrebbe fatto capire cosa veramente volessero.
Ci è voluto poco. Saranno state le favorevoli congiunzioni astrali o il carattere determinato e coinciso della loro musica, ma in breve tempo i Bang Bang Gand hanno avuto incontri interessanti e stimolanti che li hanno portati alla realizzazione di “Plants and Animals”, un album che è la quintessenza, a detta loro, di cosmicpop tutto da ballare.
“Chemistry” è il perfetto compromesso che si instaura tra dance e indie, al limite del pop, senza mai senza lasciarsi andare a cornici kitsch e fuoriluogo, così come hanno fatto in passato gli MGMT.
L'accostamento è automatico e senza malizia, così come quello agli Empire Of The Sun.
Crescete bene, che ripassiamo, insomma.
E saremo stati noi, i primi a ballare sulle loro irresistibili trame electropop!
Non so quale sia il loro segreto, e se mai fosse un giorno svelato, la band perderebbe forse tutto quel fascino patinato che è riuscito a conquistarmi in poco tempo.
Quindi la smetto di farmi domande e continuo a canticchiare “Chemistry”.
Siete ufficialmente invitati, nel 2010, a professare la religione dei Bang Bang Club.?
Have Fun!