
Cosa significa il trend "Cali sober"?
Negli Stati Uniti molti giovani stanno sostituendo gli alcolici con altre sostanze
23 Marzo 2025
Negli ultimi anni, negli Stati Uniti sempre più persone si riconoscono nell’etichetta “California Sober”: si tratta di soggetti che cercano di limitare, se non del tutto azzerare, il consumo di alcolici, in favore però di altre sostanze psicoattive – come la marijuana o quelle psichedeliche, assunte in dosi molto basse. Il Wall Street Journal, per illustrare la portata del fenomeno, racconta la storia di una persona che, come tante altre, aveva iniziato ad accusare gli effetti dannosi dell'alcol sulla propria salute fisica ed emotiva. Alla ricerca di un'alternativa meno dannosa, si è così avvicinata al microdosing di sostanze psichedeliche. Questa tendenza si inserisce in un contesto più ampio di crescente consapevolezza sugli effetti nocivi dell'alcol, e del desiderio di trovare soluzioni che, da un lato, preservino la dimensione ricreativa e, dall'altro, garantiscano maggiormente il benessere psicofisico – almeno sulla carta. Il fenomeno dei “California Sober” riflette un cambiamento culturale che sta ridefinendo lo stesso concetto di sobrietà. Come precisa il Guardian, questi soggetti «non sono realmente persone sobrie, ma hanno comunque preso una decisione in ottica di riduzione del danno». Il consumo di alcol, infatti, sta pian piano smettendo di essere una componente imprescindibile della vita notturna e delle interazioni sociali – anche se con qualche difficoltà. Parallelamente il microdosing delle sostanze psichedeliche – soprattutto in California – sta guadagnando popolarità. Il loro uso in contesti ricreativi, per quanto controllati, solleva però diverse questioni di sicurezza.
Come scrive il Wall Street Journal, l’LSD e altre sostanze simili stanno guadagnando sempre più attenzione – anche per via dei loro potenziali benefici sulla salute mentale. Elon Musk, ad esempio, ha descritto il microdosaggio di ketamina come un’alternativa più efficace ai farmaci tradizionali per il trattamento della depressione. Questa sostanza, nota anche per i suoi effetti psichedelici, è da anni oggetto di studi sul trattamento delle forme di depressione più gravi, con risultati promettenti. L’uso di sostanze psicotrope può comunque avere conseguenze imprevedibili, a seconda del contesto di utilizzo e delle caratteristiche individuali. Gli allucinogeni producono effetti molto diversi rispetto all’alcol, e le ricadute sulla salute mentale – in particolare a lungo termine – non sono ancora completamente comprese. Per questo, gli esperti raccomandano in tutti i casi un approccio cauto e responsabile.
Perché la California è ossessionata dagli psichedelici
Non sorprende che questo fenomeno si sia diffuso in particolare in California. In effetti, molti leader e dirigenti delle grandi aziende tecnologiche dello Stato hanno una certa familiarità con l'uso di sostanze stupefacenti – un tema che solleva una questione molto più ampia: quali ricadute ha l'uso occasionale o abituale di psichedelici sulle idee, i comportamenti e le decisioni delle persone più influenti al mondo? L'interesse per le sostanze psicotrope tra gli stessi leader della Silicon Valley non è affatto una novità.
Sin dalle origini della regione, l’idea di "potenziare" le proprie capacità cognitive e di acquisire prospettive alternative sulla realtà attraverso l'uso di psichedelici è stata un elemento centrale della Silicon Valley. Questo approccio si radica profondamente nella controcultura giovanile della California degli anni Sessanta. Durante quel periodo, la ricerca sulle sostanze psichedeliche nello Stato si sovrapponeva all’interesse di numerosi giovani imprenditori, desiderosi di esplorare come la mente umana potesse essere stimolata e migliorata per favorire la creatività. I primi esperimenti con queste sostanze condotti nell'area non solo alimentarono un crescente fascino verso l'uso degli psichedelici, ma diffusero anche l'idea che essi potessero essere strumenti utili a espandere le capacità di pensiero – senza incorrere in eccessivi pericoli. In tal modo, le sostanze psichedeliche influenzarono profondamente la cultura della Silicon Valley, prima, e dell’intero Stato poi, contribuendo in parte alla diffusione e all’accettazione – oggi – del fenomeno dei “California Sober”.