Sempre più clienti denunciano Hermès per le Birkin
Nuove accuse per il "Sacro Graal" della moda di lusso
03 Giugno 2024
La causa californiana che coinvolge Hermès e la vendita di Birkin si sta ampliando, con nuovi parti che si schierano contro la maison e nuove accuse. Lo scorso marzo, una coppia di clienti della maison ha sporto denuncia poiché desiderava acquistare una Birkin, ma, a detta dei due, non sono stati reputati “meritevoli” neanche di visionare la borsa. La casa di moda francese è stata citata per pratiche commerciali scorrette in quanto, secondo i due clienti Tina Cavalleri e Mark Glinoga esercita il cosiddetto «market power» in maniera scorretta, obbligando i potenziali consumatori a investire cifre spropositate in altri prodotti Hermès solo per ottenere l’opportunità di comprare una Birkin. Lo scorso giovedì, un altro residente dello stato della California si è unito alla causa, aggiungendo nuove modifiche alla proposta.
La nuova proposta di azione firmata dalle tre parti sostiene non solo che Hermès offrirebbe la possibilità di acquistare una Birkin solo ai clienti con una «storia di acquisti sufficiente», ma anche che «il prezzo di vendita al dettaglio di una borsa è una facciata», si legge nella causa, «che nasconde un sistema di lotteria nascosto». Ad aprile, Hermès aveva chiesto l’archiviazione del caso, ma il nuovo aggiornamento si scaglia ancora più duramente contro le pratiche di vendita del marchio francese. Le tre parti mettono in dubbio «l’esclusività, la disponibilità limitata e lo status di icona della Birkin», aggiungendo che «rendono difficile trovare un sostituto perfetto». In risposta alla causa di marzo, che Hermès aveva definito «inverosimile», la maison aveva dichiarato alla corte che tutti i clienti, compresi quelli che non hanno una storia di acquisti presso le boutique della maison, possono acquistare una Birkin. I rappresentanti del brand hanno anche aggiunto che tale requisito non sarebbe illegale in ogni caso, e che «Hermès affronta una chiara concorrenza da parte di diversi venditori sulla vasta gamma di prodotti che vende». La nuova causa sostiene però che l’alone di esclusività che si è creato attorno alla Birkin sia imparagonabile rispetto alle borse di potenziali competitor come Gucci, Prada o Louis Vuitton.
"A federal judge in the United States has prohibited digital artist Mason Rothschild from showing a series of digital artworks in the form of NFTs at a museum in Sweden. The NFTs feature 3D renderings of Hermès’s famed Birkin bags covered in fur." https://t.co/L49ouE1T4J pic.twitter.com/JP3zbAwjVr
— Institute of Art & Law (@IAL_art_law) March 23, 2024
A supporto della nuova denuncia sono state citate le dichiarazioni esposte da Hermès nella causa di contraffazione intentata nel 2022 contro l’artista Mason Rothschild, che aveva realizzato le MetaBirkin. All'epoca, la maison aveva affermato apertamente che la «misteriosa lista d'attesa, il prezzo intimidatorio e l'estrema scarsità della Birkin l'hanno resa una borsa ‘sacro graal’ molto ambita, che funge anche da investimento o riserva di valore», un’affermazione che potrebbe rendere inattendibile qualsiasi dichiarazione da parte del brand circa la disponibilità della Birkin.