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La nuova fissa dei miliardari è fare una “passeggiata” nello spazio

Cioè l’ultima frontiera del turismo estremo di lusso

La nuova fissa dei miliardari è fare una “passeggiata” nello spazio Cioè l’ultima frontiera del turismo estremo di lusso

A breve l’imprenditore statunitense Jared Isaacman porterà a termine quella che è stata definita la prima “passeggiata spaziale” da parte di un privato. Grazie alla missione Polaris Dawn, realizzata in collaborazione con SpaceX, Isaacman e altri tre compagni di viaggio si spingeranno oltre l’orbita terrestre: dopo le missioni per raggiungere la Luna gli esseri umani non erano mai più arrivati a una tale distanza. In particolare, Polaris Dawn è la prima missione con un equipaggio ad allontanarsi così tanto dalla Terra dai tempi dell’Apollo 17, l’ultima missione del programma spaziale statunitense che raggiunse la Luna nel 1972. Inoltre, a oggi, solamente alcuni astronauti della NASA, dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e di pochi altri Paesi hanno effettuato quelle che informalmente vengono chiamate “passeggiate spaziali”. Si tratta di operazioni – molto pericolose e complesse – in cui di fatto ci si ritrova nel vuoto pressoché totale dello Spazio, per esempio per effettuare lavori di manutenzione delle stazioni orbitali. Il vicepresidente di SpaceX ha definito le passeggiate spaziali «un’avventura rischiosa», ma ha detto che sia l’azienda che i partecipanti alla missione sono pronti e adeguatamente preparati. «Qualunque sia il rischio associato, ne vale la pena», ha commentato lo stesso Isaacman, che non è la prima volta che va nello Spazio. Nel 2021 aveva già raggiunto l’orbita terrestre “bassa”, dove si trovano molte stazioni spaziali e satelliti, grazie alla missione Inspiration4 – una delle prime a essere completamente private e di natura commerciale, tanto che a bordo non erano presenti astronauti professionisti.

In cosa consiste la missione Polaris Dawn

Come era accaduto con Inspiration4, anche Polaris Dawn è stata finanziata dallo stesso Isaacman, che è diventato ricchissimo grazie alla sua società per gestire i pagamenti elettronici, Shift4 Payments. Non sono però stati resi noti i costi della missione – si ritiene comunque che sia nell’ordine delle decine di milioni di dollari. Insieme ad Isaacman sono presenti due impiegati di SpaceX, mentre il quarto membro dell’equipaggio è un ex pilota dell’aeronautica statunitense e amico di lunga data di Isaacman. La “passeggiata spaziale” sarà la parte più importante della missione, e ha richiesto anni di addestramento, sia per la preparazione di Isaacman e dei suoi compagni di viaggio, sia per la costruzione delle innovative tute spaziali utilizzate. Polaris Dawn, infatti, servirà anche e soprattutto per sperimentare numerose attrezzature sviluppate negli ultimi anni da SpaceX, tra cui per l’appunto nuove tute spaziali pensate per poter effettuare meglio e più comodamente le stesse “passeggiate spaziali”. Nello specifico, la società lo scorso maggio aveva annunciato di stare testando una nuova generazione di tute, più leggere e pratiche da usare, rispetto a quelle solitamente adoperate dalla NASA. Durante la missione saranno comunque eseguiti molti altri esperimenti, che nel complesso valuteranno gli effetti sull’organismo della permanenza nello Spazio. Il viaggio di Polaris Dawn terminerà nell’arco di cinque giorni, ma Isaacman e SpaceX hanno in programma almeno altre due missioni – che in parte dipenderanno dagli obiettivi raggiunti questa volta.

Perché il turismo estremo di lusso va così forte 

@shift4nashville Follow Shift4 CEO Jared Isaacman on his next mission to space. The Polaris Program, a first-of-its-kind effort to rapidly advance human spaceflight capabilities while continuing to raise funds and awareness for important causes on Earth - polarisprogram.com • • • #space #program #flight #plane #astronaut #mission #jet #polaris #spacex Euro$tep - West

Negli ultimi anni il settore del turismo estremo di lusso è cresciuto molto. Le agenzie e le società che propongono questo genere di esperienze di solito offrono la possibilità di visitare luoghi estremamente remoti e inospitali, un tempo accessibili a pochissime persone, senza rinunciare però alle comodità. Ad esempio, Blue Origin, la società di Jeff Bezos, permette di trascorrere qualche minuto oltre l’atmosfera terrestre grazie al proprio sistema di lancio. E lo stesso offre l’azienda Virgin Galactic, al costo di 450mila dollari a persona. Grazie  all’agenzia statunitense Madison Mountaineering, con circa 100mila dollari è invece possibile scalare l’Everest, usufruendo però di un campo base con doccia calda e molti altri benefit – tra cui sessioni di yoga e pasti di alta cucina. Anche l’Antartide è diventata una meta alquanto richiesta dagli ultra-ricchi: l’azienda White Desert Antarctica offre ad esempio esperienze di vario tipo partendo dal Sudafrica, all’interno di strutture simili agli igloo – dotati però di arredi di lusso.

Le attenzioni e le perplessità verso il turismo estremo di lusso erano molto cresciute in seguito all’incidente che ha coinvolto il Titan, il sommergibile partito per esplorare il relitto del Titanic e andato disperso nelle profondità dell’Atlantico. A distanza di poco più di un anno, il settore del turismo sottomarino – che per i costi elevatissimi si rivolge per lo più agli ultra-ricchi – si sta già risollevando, tornando a essere appetibile per i miliardari. Uno dei motivi è che le società che offrono queste esperienze evitano di sbandierare troppo i rischi a cui i viaggiatori vanno incontro, specificandoli solo in fase contrattuale. Lo stesso vale per il notevole impatto ambientale prodotto. In ottica di marketing, invece, viene dato grande risalto ai comfort e agli altri aspetti positivi delle proposte, che così continuano a generare molto fascino – soprattutto verso coloro che possono permettersele e sono in cerca di esperienze fuori dal comune.