Chi sarà il nuovo James Bond?
Gli scommettitori puntano su Lucien Laviscount e Aaron Taylor-Johnson
28 Marzo 2024
Dopo quasi vent’anni arriverà un nuovo James Bond, o meglio: un nuovo attore protagonista che interpreterà, nei film a venire, l’agente segreto con “licenza di uccidere”. Daniel Craig, infatti, ha chiuso il suo percorso con No Time To Die, uscito nel 2021, dopo 5 pellicole di successo. Da allora le riviste specializzate e gli addetti ai lavori hanno proposto diverse ipotesi su chi sarà il nuovo attore – sì, perché sarà ancora una volta un maschio (anche se inizialmente si era pensato, e un po’ sperato, il contrario). La scelta della persona che interpreterà lo 007 genera sempre grande interesse tra gli appassionati. La società che controlla i diritti del personaggio di James Bond richiede anche che l’attore selezionato sia britannico (pur potendo appartenere potenzialmente a qualsiasi etnia), così da essere il più fedele possibile al personaggio creato dallo scrittore britannico Ian Fleming. Negli scorsi mesi erano emersi diversi nomi, tra cui ultimamente quelli di Lucien Laviscount e Aaron Taylor-Johnson. Per il momento sono però stati tutti smentiti, anzi sembra che i casting non siano neanche ancora iniziati. Sul processo di selezione, comunque, c’è solitamente parecchia segretezza. È molto probabile che il nuovo Bond continuerà a ricalcare lo stereotipo del personaggio a cui siamo abituati – tra le altre cose guidando Aston Martin e bevendo Vodka Martini. Tuttavia, le sfaccettature meno iconiche del soggetto potranno potenzialmente cambiare ed espandersi. Il nuovo Bond, infatti, dovrà comunque cercare di differenziarsi dai sei che lo hanno preceduto. Per la serie di film questa è un’occasione per allinearsi nuovamente al proprio target di pubblico. Nel loro restare tendenzialmente sempre simili tra loro, i film di James Bond tendono – di volta in volta – a portare qualche elemento inedito; e questo avviene proprio attraverso le specificità dei singoli attori che interpretano il ruolo.
Cosa significa essere James Bond nel Ventunesimo secolo
Con ogni probabilità il nuovo film di James Bond si confronterà con i temi caldi della contemporaneità, e in particolare con quelli che fino poco tempo fa non venivano rappresentati al cinema. Tra questi potrebbero esserci le intelligenze artificiali, le campagne di propaganda o la crisi climatica, tra le altre cose. L’attore scelto per interpretare l’agente segreto, inoltre, non dovrà essere necessariamente giovane – in questo caso la tendenza è quella di privilegiare profili senior e con esperienza. E poi, chi sarà il nemico di Bond? Anche qui il tipo di organizzazione che lo 007 dovrà combattere avrà quasi sicuramente qualche rimando al presente. Non ci sono notizie certe, ma i magazine specializzati sostengono che l’antagonista del prossimo film non sarà caratterizzato, come in passato, da una qualche deformazione fisica. Tale scelta, infatti, è ormai considerata poco originale e non al passo con le sensibilità attuali, dato che tende ad associare un problema estetico a un’indole da “cattivo”. L’obiettivo, insomma, è ancora una volta quello di modernizzare la saga.
Che James Bond è stato Daniel Craig
L’interpretazione di Daniel Craig per il personaggio di James Bond è stata molto apprezzata, tanto da essere considerata una delle migliori della saga. Ma inizialmente l’attore britannico non era stato accolto con entusiasmo – a farci caso questo avviene quasi sempre quando un nuovo profilo diventa James Bond. Ad esempio, quando fu annunciato l’ingaggio di Craig molti criticarono che avesse gli occhi azzurri e i capelli chiari, dato che non si era ancora mai visto uno 007 biondo. Inizialmente si arrivò persino a definirlo “James Bland” – giocando quindi con l’aggettivo “bland”, che significa “insulso”. Una persona che si chiamava veramente James Bland, intervistata dal tabloid inglese Daily Mirror, disse che sarebbe stato un Bond migliore di Craig, tale che era il risentimento nei suoi confronti. Chi criticava l’attore britannico, però, si sbagliava, e i suoi film hanno passato la prova del tempo: nei circa 15 anni di Craig il personaggio di Bond ha riguadagnato molta rilevanza, e la sua scelta – nonostante le iniziali perplessità del pubblico – ha giovato molto alla società che sta dietro ai film, anche e soprattutto in termini economici.