Tutte le ispirazioni dietro al design del Tesla Cybertruck
dalla leggendaria Lotus Esprit fino alla Lamborghini Countach
23 Aprile 2020
Il Cybertruck ha catturato rapidamente l’attenzione del mondo intero grazie a un'estetica minimale e al suo design radicalmente innovativo che lo rendono unico nel suo genere. L’unveiling, avvenuto a Los Angeles in stile Apple, ha visto protagonista Elon Musk e alcuni assistenti testare davanti agli occhi entusiasti del pubblico l’efficacia del nuovo arrivato, anche se non tutto è andato come previsto.
A enfatizzare il concetto che non si sta parlando di una “semplice automobile”, bensì di un oggetto diventato icona ancor prima della sua commercializzazione, a circa un mese dal suo unveiling, Travis Scott introduce in esclusiva il Cybertruck e il Cyberquad nella clip del suo singolo Gang Gang. Il video, che in poche ore ha registrato milioni di visualizzazioni, è ambientato nel piazzale di uno sfascia carrozze, ma a tratti le riprese si spostano in un’altra location, dove il rapper ha girato alcune immagini sopra al Cybertruck ed in sella al Cyberquad, tenendo in mano diverse armi da fuoco, tra cui il Flamethrower di The Boring Company.
Alla base del nuovo SUV brandizzato Tesla ci sono alcune ispirazioni precise e concrete. Immaginato dallo stesso Elon Musk con uno sguardo al cyber-futuro, troviamo alcune affinità con i veicoli che compaiono nei film di Blade Runner del 1982 e Total Recall - Atto di Forza del 1990, dove queste automobili a guida assistita aiutano il protagonista o gli salvano la vita.
LOTUS ESPRIT
Come apertamente dichiarato da Elon Musk, il design del Cybertruck prende ispirazione dalla Lotus Esprit del 1976, in particolare dal modello utilizzato per le riprese del film di James Bond La spia che mi amava (The Spy Who Loved Me, 1997), in cui l’auto poteva trasformarsi in pochi secondi in un sommergibile in grado di sparare missili sottomarini. Il segno che questa vettura ha lasciato su un giovane Elon è tangibile da queste parole rilasciate da lui stesso in un’intervista a Jalopnik: “È stato fantastico da bambino in Sud Africa guardare James Bond nel film La spia che mi amava, spingere la sua Lotus Esprit oltre un molo, premere un pulsante e trasformarla in un sottomarino sott’acqua.” Il modello in questione, andato all’asta nel 2013 da RM Sothebys è stato acquistato proprio dal CEO di Tesla per la cifra di 616.000 sterline.
LAMBORGHINI COUNTACH
Presentata al Salone di Ginevra nel 1973, la Lamborghini Countach suscita subito grande sorpresa e stupore nel pubblico. Diventa in poco tempo per design e prestazioni simbolo dell’autentica sportiva italiana: la linea infatti era caratterizzata da tratti precisi che accompagnano la forma unica, con le porte che si aprivano verso l’alto e che diventano da quel momento in poi, un simbolo di tutte le V12 di Sant’Agata. La potenza era per l’epoca elevatissima: 375 CV permettevano di raggiungere una velocità massima di 315 km/h.
LANCIA STRATOS 0 PROTOTIPO
Una linea radicalmente innovativa e la stessa volontà di lanciare un profondo messaggio all’industria automobilistica contraddistinguono anche la Lancia Stratos 0 Prototipo del 1970. Nata dalla penna di Marcello Gandini per Bertone, rappresenta un momento di rottura nella storia del design automobilistico: dalla forma a cuneo e dalle linee tesissime, non è solo un esercizio di stile, ma un vero e proprio esperimento per riprogettare da zero il concetto stesso di automobile. L’obiettivo dichiarato di Gandini, "realizzare un oggetto che attirasse l’attenzione di visitatori e soprattutto degli addetti ai lavori perché l’importante era far parlare di sé" è stato certamente raggiunto.
Alta appena 840 mm e lunga 3580 mm, presenta soluzioni tecniche avveniristiche, come l’assenza di portiere (l’accesso ai 2 sedili era garantito dal vetro frontale che si apriva), una strumentazione dal design futuristico e da un sistema di illuminazione mai visto prima: anteriormente risalta un’unica fascia luminosa, larga quanto la vettura, mentre le luci posteriori formavano un anello che circonda il radiatore.
La sua consacrazione al grande pubblico arriva nel 1988 con il film Moonwalker di Michael Jackson, dove la Stratos 0 appare per la prima volta in colorazione grigia metallizzata, con potenti fari al led, corazzata ed in grado di raggiungere velocità supersoniche, permettendo così al protagonista di sfuggire ai suoi inseguitori e fermare i loro colpi di pistola.
Il nuovo SUV di Elon Musk apre un nuovo capitolo nella storia del design dell’automobile, raccogliendo allo stesso tempo apprezzamenti e forti critiche. Una cosa però è certa: nonostante i primi modelli non verranno consegnati prima del 2021, il Cybertruck se ne continua a parlare, aumentando l’hype e l’attesa di vederli circolare per strada.