American Apparel dichiara la bancarotta
Acquistato da Gildan Inc. per 66 milioni di dollari
15 Novembre 2016
Cos’è successo a quell’American Apparel che abbiamo imparato a conoscere ed amare? Quello che sfornava gli outfit normcore perfetti per l’hipster perfetto e che si identificava con campagne pubblicitarie smaliziate e provocatorie? Sembra che non ci resti che accettare che è finita.
Il famoso brand ha dichiarato il fallimento ancora una volta e la compagnia canadese Gildan Activewear Inc. – nota soprattutto per la produzione di t-shirt basic e calzini – ha raggiunto un accordo per acquistarlo per la cifra di 66 milioni di dollari.
Cosa ha segnato la fine di American Apparel? Sembra che il marchio non riuscisse a stare al passo con la "rivoluzione di Internet". Proprio come è successo per altre aziende, come Nasty Gal Inc. o Pacific Sunwear of California, Inc., le vendite online riuscivano a fare i conti con i numeri troppo più alti raggiunti dai concorrenti e hanno iniziato a crollare rovinosamente.
In questo momento la catena comprende 227 negozi sparsi per tutto il mondo – di cui 30 in Canada. "Ipotizziamo che Gildan manterrà la produzione di alcuni dei prodotti con più alto valore aggiunto a Los Angeles, e sposterà quella di altri in America Centrale o in Messico," ha spiegato l’analista Keith Howlett, "American Apparel potrebbe, a nostro avviso, accelerare la crescita di Gildan in quel segmento del mercato statunitense relativo alla moda e al printwear, e offrire un buon potenziale in mercati internazionali selezionati.”