Sonia Rykiel's Tribute
5 cose che forse non sapevate sulla designer francese
30 Agosto 2016
Sonia Rykiel muore in questi giorni di agosto lasciando in eredità uno stile parigino Rive Gauche chic, sexy, casual, un'attitudine emblema di una donna libera.
Basta nascondere e camuffare il pancione, basta vita stretta, spalle larghe e costrizioni. Capisce e afferma con semplicità e potenza che è la donna ad animare l'abito e non il contrario. Regala dignità al tricot realizzando un pullover sexy, pensato da indossare sulla pelle nuda, enfatizza i pantaloni e i colori caldi, quando le gonne e le tonalità sobrie sono in.
Sperimenta con orli e tagli a vivo, abiti e giacche reversibili, silhouette XXL e scompone il cappotto prima di Helmut Lang negli anni Novanta. Lancia t-shirt e maglioni con scritte e slogan come "mode" o "amour" e intuisce le potenzialità della distribuzione di massa nel 1977, firmando una collezione per il catalogo di moda 3 Suisses. Inventa felpe senza spalle, giacche trapuntate, interni dei vestiti che sembravano esterni.
Madame Rykiel unisce androginia e femminilità, regalando alle donne libertà di movimento e di espressione, ma anche un guardaroba versatile e iconico che ha come pezzi chiave maglie morbide, pantaloni maschili, ruches, righe multicolor, strass, basco o cloche.
Ecco 5 cose che forse non sapevate sulla designer francese.
#1 From premaman to the fashion industry
Nel 1962 Sonia è incinta e non trova nulla da mettersi. Così realizza da sola a maglia dei capi semplici e confortevoli iniziando poi a venderli nella boutique gestita dal marito, fino all'apertura del suo primo negozio in rue de Grenelle nel1967, nel quartiere di Saint Germain des Près, allora ritrovo intellettuali e artisti, seguito da quello sulla Rive Gauche. È l'inizio di una storia d'amore con il mondo della moda che durerà oltre 40 anni.
Voleva abiti comodi e carini da indossare durante la gravidanza del secondo figlio e ha finito col creare un brand con più di 600 punti vendita nel mondo con linee di lusso, pret à porter, bambino e casa.
#2 The Queen of Knits
Prima di lei la lana è considerata un tessuto grossolano, usato per realizzare capi comodi, ma privi di appeal. Madame Rykiel la eleva, trasformandola in una materia pregiata, capace di regalare libertà di movimento al corpo, ma anche stile grazie all'uso del colore e disegni, ricami, volants, strass. Il suo pezzo cult, quello che la porterà ad ottenere il titolo di "Regina del tricot", è un piccolo pullover attillato a righe, che i giornali inglesi chiameranno "poor-boy sweater". La creazione di Sonia finisce sulla copertina di Elle indossata dalla diciannovenne Françoise Hardy, diventando simbolo di liberazione e di seduzione, pioniere di uno stile sofisticato e ribelle. Le donne, tra le quali Audrey Hepburn, Catherine Deneuve, Lauren Bacall e Brigitte Bardot, se ne innamorano.
#3 Call it "demodé"
Basta total look. Basta diktat del fashion system e limiti imposti dall’età. È la moda a dover mettersi al servizio del corpo femminile e non viceversa. Ogni donna deve essere libera di creare il proprio guardaroba, celebrando liberamente le proprie forme con abiti morbidi, facili da indossare, femminili. Per questo crea pullover tricot, vestiti di maglina che aderiscono al corpo da portare senza reggiseno, sulla pelle nuda. Per dimostrare che è la moda stessa ad essere fuori moda fa sfilare i suoi capi insieme a quelli di altri stilisti, mixandoli come accade nella vita di tutti i giorni.
#4 Shiny happy models
Il Presidente francese Hollande ha dichiarato, ricordando la stilista: “Ha inventato non solo una moda, ma anche un atteggiamento, un modo di vivere e di essere, e ha dato la libertà di movimento alle donne”. Naturali e luminose sono anche le modelle che sfilano sulla passerella Rykiel. Le sue ragazze sorridono, stanno a braccetto, scherzano, ballano, chiacchierano, si divertono, si muovono come un gruppo di amiche.
#5 Warhol's muse
“Penso che si fosse innamorato dei miei capelli. Rimasi seduta per ore, e lui scattò centinaia di polaroid”, dichiarò nel 2010 Sonia Rykiel parlando del suo rapporto con Andy Warhol. La sua immagine iconica, immutata nel tempo, i suoi capelli rossi col taglio a piramide, la silhouette filiforme, gli occhi sottili bistrati la rendono una perfetta icona pop. Nel 2008, per i 40 anni della suo brand, 30 designer, come Jean Paul Gaultier, Christian Lacroix, Martin Margiela, Riccardo Tisci e Karl Lagerfeld, creano dei look ispirati a lei e alla sua moda.