Cosa fa esattamente una stylist?
Intervista a Ramona Tabita
04 Novembre 2015
Se agli addetti ai lavori la figura della stylist appare del tutto trasparente – in costante equilibrio tra appuntamenti in showroom e valigie piene di vestiti costosissimi da trasportare in giro per il mondo – per molti questo mestiere conserva ancora un velo di mistero. Che cosa fa esattamente un stylist? Perché questo nome inglese che ha a che fare con lo stile? Perché i maggiori brand di moda non possono più farne a meno?
Per rispondere a tutte queste (lecite) domande, abbiamo incontrato la stylist Ramona Tabita, che vanta collaborazioni con le più grandi testate di moda nazionali e internazionali.
Personaggio eclettico – si diletta anche con la fotografia e con la scrittura – Ramona ci ha svelato tutti i segreti per divenire una stylist di successo. Scopriteli nella nostra intervista:
1. Ciao Ramona, ci racconti un po’ il tuo background? Come sei diventata una stylist?
Appena maggiorenne ho lasciato il paesello della Sicilia in cui sono nata e mi sono trasferita a Roma, per studiare arte all'accademia. In quegli anni mi occupavo principalmente di fotografia, e scrivevo di moda per vari magazine. Curavo io stessa i look dei protagonisti dei miei scatti e avevo un mio archivio di abiti che usavo solo per i miei set. Quando la Naba di Milano vedendo le mie foto mi scelse come borsista per frequentare il biennio specialistico in fashion, capii che forse era lo styling il punto forte dei miei lavori, e che sarebbe potuto diventare la mia professione. Non avevo mai smesso di scrivere, e arrivata a Milano arrivarono nuove collaborazioni editoriali come quella con La Pina di Radio Deejay e quella per Vogue.it. I primi servizi continuai a scattarli io, poi pian piano mi concentrai solo sullo styling.
2. Parlaci della tua routine.
Ci sono i giorni in cui lavoro e ci sono giorni in cui preparo il lavoro, i secondi sono sicuramente più pesanti dei primi. Quando non scatto solitamente mi sveglio alle 7. Dal risveglio alle 9:30 circa, scrivo i crediti dei capi, creo moodboard e segnalo agli uffici stampa i servizi usciti. Il resto della mattinata rimango casa ad aspettare le consegne degli abiti e organizzare i resi di altri che non mi servono più. Di solito pranzo e cena li sfrutto per gli appuntamenti con fotografi, editor o brand. Il primo appuntamento in showroom lo ho sempre dopo le 15, non ne faccio più di 3 al giorno perché sono pigra, la maggiori parte delle scelte le faccio mentre sono in giro, direttamente su Vogue.com La sera faccio le ultime prove degli outfit sul pavimento e dopo preparo le valigie.
3. Qual è la parte più eccitante del tuo lavoro?
Adoro vivere il set, mi piace chiacchierare con le modelle, conoscere le loro storie, osservare make-up artist ed hair stylist al lavoro, vedere come la passione di tutto il team si fonde in quello che poi sarà il lavoro finito.
4. Preferisci scattare ragazze o ragazzi?
Senza alcun dubbio ragazze, lo trovo più stimolante.
5. Quali sono i canoni estetici necessari per sfondare nella moda nel 2015?
Più che caratteristiche puramente estetiche, credo che ormai serva personalità anche fuori dal set, bisogna avere un proprio stile riconoscibile e magari anche qualche caratteristica estetica inconfondibile, ma solo quella non basta! Una delle mie modelle preferite che incarna tutto questo è Molly Bair.
6. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di lavorare come freelance?
L'unico svantaggio al momento per me sta nell'organizzazione dei capi. Non avendo una redazione ho creato un spazio guardaroba in casa mia, ci sono giorni in cui ho più di 50 sacchetti di vestiti. I vantaggi dei freelance sono molti, in primis quello di poter cambiare sempre team e poter organizzare le giornate in maniera più flessibile.
7. Ci sveli i segreti per essere una buona stylist?
Bisogna amare la moda. Detto così è un po' da oca, lo so. Spesse volte questo lavoro può essere duro sia fisicamente che psicologicamente, ma bisogna trovare la forza nelle piccole cose, anche un po' futili. Ci sono giorni che poter toccare con mano un paio di stivaletti Saint Laurent visti in sfilata la settimana prima mi mette di buon umore per un'intera giornata.
8. Quali consigli dai alle ragazze/i che si affacciano al tuo lavoro?
Consiglio di prendersi il tempo che serve, è un lavoro che ha bisogno di lunghi tempi di maturazione, sia per conquistare la fiducia degli uffici stampa, sia per la considerazione di certe riviste. Consiglio di iniziare seguendo una stylist per rubarle po' di trucchi del mestiere.
9. Se non fossi una stylist saresti…
Una fotografa.