Supreme avrà due nuovi direttori creativi?
Dopo l'addio di Tremaine Emory
20 Ottobre 2023
In seguito alle dimissioni consegnate da Tremaine Emory, primo direttore creativo "esterno" della storia trentennale di Supreme, gli interrogativi che si sono aperti riguardo al brand newyorkese sono stati molti. Quella di Tremaine è stata sicuramente una figura molto divisiva, in grado di consolidare due fazioni ben lontane tra di loro: una che appoggiava il suo operato, sostenendo come il marchio avesse finalmente ritrovato un'anima smarrita da tempo, e un'altra che invece usava condannare la scelta del marchio acquisito da VF Corporation - azienda che acquisì Supreme nel 2023 - di aver lasciato la direzione creativa nelle mani del fondatore di Denim Tears. Dopo l'esperienza negativa del marchio con Tremaine, la domanda che viene da sé è, continuerà Supreme ad affidare i propri drop a direttori creativi provenienti da altri brand o no?
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Stando ai rumors diffusisi nelle ultime ore, i quali provengono da pretestuose pagine Instagram che sono solite riportare notizie inerenti al mondo dello streetwear, Supreme non avrebbe alcuna intenzione di smarcarsi dalla figura di un direttore creativo. Anzi, i nomi papabili (e anche gli unici) sorti fino a questo momento sono quelli di Remington Guest e Heather Haber, co-fondatori di Advisory Board Crystals. Aria di novità da Supreme, dunque, che dopo aver optato per il primo direttore creativo esterno della sua giovane storia (Tremaine a differenza di Baque, Vanderwoude e Babenzien non lavora da Supreme al momento della nomina) potrebbe eleggere la sua prima direttrice creativa al fianco di Guest.
L'eventuale approdo di Remington Guest e Heather Haber non sembrerebbe essere impossibile. I due, in meno di dieci anni, sono riusciti ad accrescere l'impero di Advisory Board Crystals mettendo a segno collaborazioni di tutto rispetto, contando su partner come NBA, Kith e Vans: proprio quest'ultimo è di proprietà di VF Corporation, motivo per cui un legame, seppur minimo, tra le due parti sembrerebbe esistere. Non è facile provare a immaginarsi l'operato futuro di Supreme, e con esso, i prossimi drop e collaborazioni. Quello che è certo è che, indipendentemente da chi vincerà la carica di direttore creativo del marchio, avrà tantissime voci da mettere a tacere.