Questa è l’estate delle ballerine da uomo
Siete già indignati?
07 Giugno 2023
Se avete letto “ballerine da uomo” nel titolo e avete sentito una vampata d’indignazione infiammarvi le tempie, rilassatevi. Nessuno vi dirà di indossare le classiche ballerine di raso rosa spesso poco donanti anche sulle donne. Non di meno, nel corso dell’ultima stagione, alcuni brand-trendsetter hanno proposto un tipo di calzatura maschile per l’estate che non è proprio un sabot, né proprio un mocassino, né un’espadrilla – è qualcosa di simile a una pantofola, molto bassa, che potremmo definire discreta se non fosse che proprio la sua forma iper-funzionale e la sua costruzione in pelle nera (esistono altre variazioni ma quella in pelle nera pare la favorita) la rende simile alla temuta ballerina. Un tratto comune a molti modelli è lo spazio che danno al dorso del piede, simile alla classica e un po’ invisa friulana, ma con una edginess che non ha niente a che vedere con velluti zuccherosi, orpelli vari o eccessive delicatezze formali. La ballerina da uomo è piatta e pratica, i designer che l’hanno reinterpretata (incluso il maestro della classicità, Giorgio Armani) ne hanno fatto chi più chi meno una scarpa priva di particolari ghiribizzi o delicatezze ma anzi pratica e minimalista. Piuttosto, la nuova ballerina da uomo mantiene un senso di semplice grazia, forse un po’ goffa, ma comunque aristocratica nella sua totale nonchalanche che sembra ricordare quei dandy di Saint Tropez che, già negli anni ’50 e ’60, percepivano nettamente la distinzione tra città e villeggiatura, tra riva del mare e marciapiede metropolitano.
Se dunque il classico mocassino è assai più strutturato di questa “ballerina”, così come la classica scarpa stringata appare ingombrante e geriatrica a confronto, e le varie espadrillas e friulane sono, rispettivamente, troppo informi e informali o eccessivamente simili a qualcosa che una ricca signora indosserebbe per la sua vacanza in Italia, il nuovo tipo di scarpa è semplicemente adatta a climi più caldi e ad outfit composti di tessuti ariosi e leggeri. Dopo tutto gli uomini indossano già scarpe simili, come quelle da barca – questo nuovo tipo di calzatura non fa che rendere più aerodinamica la forma, semplificare la costruzione, eliminare lacci e rotondità e, insomma, ricorrere a un espediente stilistico che in retorica ha il nome latino di “brevitas”, ovverosia concisione, semplificazione così estrema che diventa quasi concettuale. A rendere lo stile così diffuso su così tante passerelle diverse, e con così tante letture diverse, non è tanto il quiet luxury, che piuttosto porterebbe a favorire scarpa da uomo più tradizionali o sneaker prive di segni, ma la saturazione del mercato del footwear, uno dei più redditizi dopo quello di occhiali e profumi, che in tantissimi casi pare aver raggiunto i propri limiti espressivi – tutte le sneaker finiscono per somigliarsi, così tutti gli stivali rotondi o a punta che siano, e tutte le scarpe derby, monkstrap, oxford e via dicendo. Non rimane che semplificare uno stile, quello della slip-on, fino alla sua essenza più cruda – rievocando le babucce orientali che Yves Saint Laurent indossava durante le sue vacanze in Marocco, le espadrillas di pelle o tela che Picasso indossava nel suo studio di Parigi o sulle spiagge di Vallauris ma anche i classici penny loafers indossati senza calze da Hemingway, Serge Gainsbourg o John F. Kennedy.
Va da sé che una scarpa del genere richiede uno styling ben studiato: pantaloni ampi, camicie scollacciate e ampie e fresche magliette rigorosamente in tinta unita, persino i completi quando sono oversize e composti di tessuti estivi, jeans se inseriti in ensemble dotati di freschezza e sprezzatura. Mai mescolare con lo sportswear o il formalwear classici dato che sembrereste semplicemente in pantofole e soprattutto mai pensare di poter aggiungere una scarpa così “forte” in outfit basico di jeans scuri slim fit e polo blu o qualunque cosa possa rassomigliare anche da lontano alla tenuta business casual di un buon padre di famiglia. C’è qualcosa di decisamente indolente e languido in questa scarpa che non può essere appiccicata a ogni outfit (immaginate i “college bros” americani con i loro completi di camicia rosa salmone, cargo shorts e scarpe da barca finiti al centro di così tanti meme e parodie) e merita piuttosto di essere la letterale e metaforica base di un look estivo studiato ad hoc. Non parliamo, chiaramente, di eccentricità a ogni costo – solo di gusto e di audacia, ovvero gli ingredienti di qualunque buon look.