Come Pelle Pelle ha portato la leather jacket nel mondo hip-hop
La reinvenzione di un classico che ha ridefinito l'estetica rap negli anni '90
17 Marzo 2022
Prendendo ispirazione da una parola chiaramente italiana, Pelle Pelle è stato in grado di guidare una rivoluzione culturale e stilistica, segnando per sempre l'estetica dell'hip-hop americano degli anni 80-90 con le sue leather jacket super colorate, loghi extra-large e stampe che hanno contraddistinto una generazione intera. Nato come azienda di capispalla in pellame nella Auburn Hills del 1978, l'immaginario del marchio con il passare del tempo si è intrecciato indissolubilmente con il mondo dell'urbanwear quando la società decise di invitare Furious Five e Grandmaster Flash a costumizzare una giacca di pelle borchiata che venne successivamente inserita nella Rock and Roll Hall of Fame. 50 Cent, G Unit, Dr. Dre, Ludacris, il giocatore della NFL Marques Colston, Usher, Bobby Brown, Fat Joe, 2Pac: sono solo alcuni dei nomi che si sono legati al brand negli anni.
Dopo l’esperienza nella Gandalf Leather, per finanziarsi gli studi alla prestigiosa Cranbrook Academy of Art, Marc Buchanan, originario di Detroit, città industriale sede della General Motors, diede vita a Pelle Pelle nel 1978 con l’idea di catturare l’attenzione del pubblico in maniera unica. Il primo successo di vendite si deve agli operai della città che “cercavano un modo per sfoggiare ciò che avevano guadagnato con i bonus di fine anno ottenuti lavorando nella fabbrica di Motor City”, scrive Aaron Fonley su Blac Magazine. Il giovane designer intuì che nel mercato mancava qualcosa e si decise a a colmare quel buco unendo la qualità dei suoi prodotti con il mondo urban proprio negli anni della golden age del movimento rap. Iniziò a distribuire i suoi prodotti in negozi specializzati come City Blue a Philadelphia e Blue Jeans a New York, i contesti perfetti per costruire attorno a Pelle Pelle un’identità unica, inconfondibile e facilmente riconducibile al rap in un mix di colori accesi e stili grafici fuori dall'ordinario. Tutto era progettato per rimanere nella storia. Pelle Pelle non aveva bisogno di grandi strategie commerciali per vendere il suo prodotto, perché suo valore aspirazionale, il desiderio di identificarsi con gli artisti e le celebrità più in voga dell’epoca, ricopriva un ruolo essenziale nell'immaginario del brand.
"Trap lord, Pelle Pelle rhinestone jacket", canta A$AP Ferg in One Night Savage. I design di Buchanan crearono il fenomeno dei chiodi di pelle degli anni ‘90, il simbolo dell’immaginario hip-hop e Pelle Pelle fece del rapper il suo cliente preferito, soprattutto quando si richiedevano pezzi su misura o customizzati: "Era per le persone che capivano. Trovavi la tua identità in quelle giacche. Sentivi che la musica e la moda andavano di pari passo", dice Boz Bradshaw, stylist di Cam’Ron e Jay Z. Dopo una lunga stagione in cui il mondo della moda ha basato il proprio successo sulla riscoperta degli archivi e di trend che hanno caratterizzato i decenni passati, il 2022 potrebbe essere l’anno del ritorno sulla scena di Pelle Pelle, dopo anni di silenzio e poche notizie al riguardo, ma, per il momento, possiamo immergerci nel passato e ammirare cosa ha rappresentato il brand nella cultura streetwear americana, magari guardando il film del 2009 Notorious che racconta la vita dell'artista rap Biggie Smalls e in cui, ovviamente, il brand ricorre spesso negli outfit dei personaggi.