I 6 principali trend della moda nel 2020 secondo Lyst
Come il lockdown ha cambiato la maniera in cui ci rapportiamo agli abiti
17 Novembre 2020
Il 2020 è stato un anno a dir poco singolare per il mondo della moda, un anno in cui il lockdown mondiale è servito da accelerante per una serie di cambiamenti già in atto nell’industria ma che ha anche portato delle precise conseguenze sociali, subito riflesse nei trend di acquisto. Cento milioni di utenti hanno utilizzato la piattaforma di ricerche di moda, Lyst, nel corso dell’anno alla ricerca dei propri loro abiti e accessori preferiti. Lyst ha analizzato questa enorme messe di dati per comprendere meglio quali sono stati gli eventi di svolta per la moda nel 2020. Quest’anno, per esempio, la moda ha scoperto l’attivismo sia per nel campo dei diritti civili che della categoria sostenibilità: le ricerche di mascherine sono aumentate del 502% su base annua e settembre, la moda vintage ha generato una media di oltre 35.000 ricerche al mese, con un aumento del 104%. Il prolungato lockdown ha creato un’enorme onda di ricerche per il loungewear che non si è fermata nemmeno ora e i social media hanno visto il proprio ruolo assai ingigantito.
Questo scenario sociale senza precedenti ha dato il via a sei macro-trend che Lyst ha analizzato nel suo report annuale Year in Fashion 2020. Ecco quali sono.
Mystic-Chic
I tempi difficili risvegliano la spiritualità delle persone. Ma nella moda non si cantano messe: la spiritualità dei suoi accoliti si traduce in oroscopi e accessori a tema esoterico. La stessa duchessa di Cambridge, Meghan Markle, non ha resistito al richiamo dell’occulto e ha indossato una collana contro il malocchio che, lo scorso maggio, ha catapultato in alto le ricerche per gioielli analoghi del 58%. Le ricerche che includono “segno zodiacale” o “segno di nascita”, invece, sono complessivamente cresciute del 56% su base annua.
Cottagecore
Laddove il misticismo fallisce, gli ozi di una vita bucolica sopperiscono. Una nuova wave si è levata quest’anno a partire dall’ideale di una vita rilassata e in contatto con la natura (qualcosa che chi ha passato il lockdown fuori città ha avuto la fortuna di sperimentare) e dunque sono aumentate le ricerche di cardigan rilassati, camicette e abiti ampi e, in generale, di abiti cozy dal feel casalingo-british. Nello specifico il nap dress, vestitino bianco amato dai protagonisti di La Casa nella Prateria e da tutti i fantasmi dell’epoca vittoriana, è tornato di gran moda con un balzo del 22% nelle ricerche.
Loungewear
Aumento del 123% nelle ricerche di pantaloni della tuta, aumento del 48% nella ricerca di leggins e, in generale – ma che il 2020 lo avessimo passato tutti in tuta e pigiama non era più un mistero. Questo è l’anno in cui abbiamo riscoperto, nostro malgrado, la dimensione domestica con tutti i suoi limiti e abbiamo deciso di elevarla e migliorarla – anche a partire dalla tuta che indossiamo sul divano.
Performance elevate
Alla relegazione fra le quattro mura domestica si è accoppiata una riscoperta degli sport – spesso unica scusa per respirare l’aria esterna. Pantaloncini da ciclista e bottom da tennis sono stati protagonisti di un vero e proprio boom di ricerche del 43% solo a settembre. L’estate invece è stata la stagione della gonna plissettata Nike Court Victory che ha visto un aumento di ricerche del 33%.
Survivalist
Quando ci si sente nel bel mezzo di un collasso socio-finanziario su scala globale, il pensiero corre verso gli scenari apocalittici più impensati. Questa immaginazione ha avuto ricadute anche sui guardaroba di mezzo mondo, che si sono riempiti di stivali militari e anfibi, con un aumento di ricerche su base annua del 49%, e giacche di pelle oversize, salite in ricerche online del 32%.
e-Boy/e-Girl Aesthetic
Dopo l’ultimo update di Instagram, anche chi non seguiva TikTok si è ritrovato costretto a seguirlo. L’estetica ispirata agli anime degli e-boys e delle e-girls è diventata la next big thing. T-Shirt a rete, orecchini con pendente singolo e gonne plissé in stile Sailor Moon sono aumentati rispettivamente del 20%, del 72% e del 20%. Questo tipo di stile è stato anche catturato, con risultati a dire il vero un po’ deprimenti, da Hedi Slimane con la sua collezione SS21 di Celine.
Il report di Lyst non si limita a raccontare ciò che sta accadendo nel presente ma guarda anche al futuro. Secondo le loro analisi, il ritorno alla normalità segnerà l’inizio di una nuova audacia nella moda. Troppi mesi trascorsi in tuta, troppe occasioni sociali sfumate per il minimalismo: il futuro sarà aggressivamente festoso, proprio come negli anni ’20. Questo ottimismo avrà anche una deriva futurista, dovuta alle nuove conquiste fatte nel campo dei viaggi spaziali della NASA e di SpaceX. Il mondo gender free si espanderà ulteriormente seguendo l’onda della collezioni unisex Gucci MX e Ivy Park x adidas e della linea Shapes di Converse così come, sulla scorta del successo di linee pre-maman di SKIMS e Nike, la categoria di abiti per la gravidanza dovrebbe espandersi notevolmente. Allo stesso tempo, i brand dovranno stare molto più attenti a non apparire ipocriti di fronte a una generazione di consumatori molto più attenti che in passato.