Il più iconico show di Raf Simons è disponibile per intero su YouTube
La collezione AW01 Riot! Riot! Riot! fondò il mito del designer come lo conosciamo oggi
20 Aprile 2020
Nei recenti articoli di nss magazine che approfondivano il video Toosie Slide, è stato menzionato il giubbotto indossato da Drake all’interno del video – un bomber firmato Raf Simons che è al momento uno fra i più rari, costosi e iconici grail della moda d’archivio. Il bomber fece il suo debutto in uno show che è diventato materia di leggenda: quello per la presentazione della collezione AW01 Riot! Riot! Riot di Raf Simons. Pur essendo considerato uno dei momenti-cardine per la moda contemporanea, non esistevano registrazioni dello show nella sua interezza – fino a oggi. Il canale YouTube YOURFASHIONARCHIVE ha infatti trovato e pubblicato un rarissimo video integrale dello show, che trovate qui in basso.
Lo show si svolse a Parigi, non in una delle venue sofisticate tipiche della moda di allora, ma in un ex-stabilimento industriale di Neuilly-sur-Seine. L'incorporazione di flyer dei concerti dei Sonic Youth e dei Joy Division, i poster di Christiane F. e le fotografie attaccate sui capi crearono un'estetica DIY che fece collidere musica, cultura underground e anti-estetica. Anche l'uso dei volumi e del layering fu rivoluzionario e si ispirò alla gioventù est-europea degli anni '90, segnando un momento fondamentale in cui la cultura della strada influenzò quella passerelle. Parlando con dei giornalisti svizzeri, Simons raccontò:
"Al mercato delle pulci di Vienna, vedevo ragazzi dell'Ucraina e della Romania che semplicemente, strato per strato, definivano i volumi [della loro silhouette, ndr] per proteggersi dal freddo".
Lo show fu una spaccatura decisa rispetto alla precedente estetica sartoriale portata sulla passerella da Simons e segnò inoltre una nuova fase nel suo lavoro, in quanto il downsizing del proprio team di collaboratori portò il designer a seguire più da vicino il processo costruttivo. L'intenzione iconoclasta nei confronti della moda più formale precedentemente portata in passerella da Simons spianò inoltre la strada al concetto di anti-fashion esplorato oggi, fra gli altri, da Demna Gvasalia e rimane una fonte di ispirazione per i designer ancora oggi.