Supreme 3.0: diamo il benvenuto a Supreme Spain
Un nuovo sfidante sta facendo il suo ingresso nel fake world
25 Maggio 2018
Il fenomeno Supreme sta ufficialmente prendendo il sopravvento ma no, questa volta non parliamo del brand newyorkese fondato nel 1994 da James Jebbia, e neppure della label Supreme Italia che, tra controversie, pro e contro, riesce ancora a diffondere il suo merch in maniera "legale" nel nostro Paese. Adesso è giunto il momento di parlare di Supreme 3.0, Made in...Spagna!
Nato quest'anno, Supreme Spain "vanta" già una vasta gamma di prodotti, dalle casual tee fino a cappellini, skate deck e cover iPhone, il tutto brandizzato con il trazionale logo che, in questo caso, si distacca dallo sfondo rosso della label di NY per optare per una versione senape. Ciliegina sulla torta anche Supreme Spain (come Supreme Italia) offre ai suoi clienti prodotti non solo uomo ma anche donna e bambino.
A questo punto è il momento di farci una domanda: perchè? Perchè anche questo Paese ha deciso di dare vita ad un marchio che, ancora una volta, farà alzare gli occhi al cielo a un po' di persone e soprattutto hai fan più sfrenati dell'marchio originale.
Mettendo un attimo da parte le possibili critiche, è interessante cercare di capire come mai grafici, menager o chiunque ci sia dietro, hanno deciso di lanciarsi bendati nel tornado dello streetwear "sfidando" uno dei più influenti colossi fashion dei nostri giorni? Il rischio forse è minore del guadagno in arrivo? Soprattutto se, andando a spulciare nell'e-commerce online di Supreme Spain, è facile individuare item già sold-out. A quanto pare alcuni spagnoli non sembrano interessati all'originalità.
Questo nuovo brand ha inoltre optato per un logo con scritta più grande con richiamo esplicito, non tando a quello di Supreme, ma a quello utilizzato da Supreme Italia...
Non sembra necessario aggiungere altro, l'imprevedibile mondo della moda ce ne riserva di belle day by day: un nuovo sfidante sta facendo il suo ingresso nel fake world.