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Vetements è in declino o lo è il giornalismo di moda?

Per Highsnobiety il marchio non registra più né interesse né vendite, per i fratelli Gvasalia l’accusa è solo una fake news

Vetements è in declino o lo è il giornalismo di moda? Per Highsnobiety il marchio non registra più né interesse né vendite, per i fratelli Gvasalia l’accusa è solo una fake news

Vetements è morto.

No, sta bene e lotta insieme a noi.

La scorsa settimana Highsnobiety ha pubblicato un articolo nel quale sosteneva che le vendite del marchio dei fratelli Gvasalia, dopo un immediato successo fulminante che ha persino trasformato Demna in direttore creativo di Balenciaga, sarebbero in caduta libera.

A confermarlo sono "diverse fonti che arrivano dal mercato americano, europeo e asiatico - buyer di negozi multibrand, un ex dipendente Vetements e un sales associate di un grande magazzino d'alto profilo" come riporta il sito.

Secondo un un acquirente anonimo

"Da un punto vendita al dettaglio, Vetements è completamente morto ... Nel corso di due stagioni nessuno lo sta nemmeno guardando. Le vendite sono diminuite drasticamente al punto in cui ora si vedono Vetments in vendita su vari punti vendita con uno sconto del 60-70%". 

"I clienti stavano invece passando alle collezioni Balenciaga di [Demna] Gvasalia, che offrono lo stesso look per prezzi e qualità migliori", continua a scrivere Highsnobiety.

Le presunte cause? L'assenza di capi innovativi registrata nelle stagioni più recenti ha allontanato i possibili acquirenti, spingendoli verso altri brand e, soprattutto, abiti Vetements costano troppo per la loro qualità.

Di tutt’altra opinione è WWD che, raccogliendo informazioni da Saks Fifth Avenue, sostiene che il marchio continua a vendere e a conquistare la clientela con i suoi capi.

Nel frattempo è arrivato anche il commento ufficiale dei fratelli Gvasalia.

Guram ha dichiarato che la società indipendente sta sovraperformando le aspettative del mercato e mostra una crescita superiore del 50% rispetto all'anno precedente. 

E si è scagliato contro il contemporaneo giornalismo di moda

"Purtroppo oggi alcuni giornalisti sono più preoccupati di scrivere notizie false e di ripubblicare titoli scioccanti piuttosto che controllare i fatti per mostrare il quadro completo. È particolarmente sconvolgente vedere alcuni scrittori di moda, alimentati dalla loro agenda personale, attaccare giovani marchi indipendenti mentre si fanno beffe di grandi gruppi economici per i loro budget pubblicitari. Le notizie serie sembrano trasformarsi in tabloid e blog di gossip che impongono l'opinione di qualcuno e le storie inventate come fatti veri".

Demna ha, invece, accusato Highsnobiety di fake news pubblicando questo post attraverso l’account Instagram della label:

“Vetements non sostiene il giornalismo basato su bugie e gossip. Il mio team è il più forte che ci sia mai stato. Il mio coinvolgimento non è mai cambiato, né compromesso in nessun modo. Nonostante la confusione, in questi quattro anni, sono sempre stato io la mente creativa. Il mio scopo è, era e sarà sempre il prodotto ed il cliente che lo indossa. La moda non si basa sull’hype e nemmeno sui pseudo giornalisti opportunisti che creano gossip senza scopo. La moda si basa sui vestiti. E così è Vetements.”

Un post condiviso da VETEMENTS (@vetements_official) in data:

CEO of Vetements: “Vetements is in the strongest creative and financial state it has ever been.”

Highsnobiety ha, quindi, ribadito la sua opinione:

"Sebbene sia impossibile quantificare la credibilità della strada, abbiamo notato un netto calo di Vetements nella nostra copertura globale dello streetstyle, e gli acquirenti con cui abbiamo parlato, molti dei quali lavorano in piccoli rivenditori indipendenti, spesso si affidano alla forza di un marchio per aiutare a curare la loro offerta, e si rivolgono in particolare al tipo di consumatore esigente con cui parliamo. Nel momento in cui un marchio come Vetements finisce nei più grandi e tradizionali rivenditori, è un colpo alla loro autenticità percepita. Mentre Vetements è tutt'altro che morto, per molti nel settore - in particolare il mercato selettivo a cui ci rivolgiamo - è "finito". "

Ricapitolando Vetements vende, ma non attira più quel pubblico streetstyle addicted che si era innamorato del lato underground del marchio (ricordate lo show FW15 nel seminterrato del famoso club gay di Parigi, Le Depo?), quello che, come scriveva Cathy Horyn nel 2016, "attirò rapidamente ammiratori per la sua astuta interpretazione di oggetti quotidiani come felpe, jeans, giubbotti bomber e vestiti floreali che sembravano pizzicati dall’esercito della salvezza di una piccola città e rielaborati con la giusta quantità di design e umorismo".

Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con i Gvasalia o con Highsnobiety?