Milan Fashion Week SS2011: Fourth Day

"It's a fucking fucking bello ragazzi" cit. Anna Dello Russo.

Quattro, quattro, quattro... La giornata è dalla nostra parte; un tiepido sole ci fa compagnia e lascia che si osservi in maniera indisturbata l'intero fashion business atto a presenziare alla presentazione delle collezioni di oggi! Pronti, partenza, via!

Cominciamo con Jil Sander, noto brand di origine tedesca, che divide la sfilata in due ingressi separati: ore 15.00 per la stampa e ore 16.00 per i buyer. Minimalismo addio!?Il cartoncino dell’invito alla sfilata lasciava presagire che da Jil Sander qualcosa sarebbe cambiato, almeno riguardo all’approccio al colore: e, infatti, quell’arancione fluo, con la griffe segnata in fucsia, era solo uno dei tanti virtuosismi cromatici mandati in scena da Raf Simons. Ribaltando completamente il minimalismo della griffe, lo stilista ha dipinto una silhouette a tinte forti, senza esitazioni: i già citati arancio e fucsia, e poi viola e magenta, blu elettrico e verde, corallo e giallo, possibilmente accoppiati tra di loro in maniera shock o, al massimo, interrotti dal bianco ottico, un must della griffe. Una rivoluzione amplificta da uno studio perfetto delle forme, che sembrano essenziali e pulite, ma in reatà nascondono costruzioni sartoriali complicate nell’esecuzione. I riferimenti all’Huate Coutre si sprecano, ma è la capacità di renderli immediatemnte leggibili a fare la differenza.

Continuiamo con lo show di Emilio Pucci alle ore 19.00. I capelli a tenuta naturale, il trucco sobrio e la presenza di una bandana come copricapo sono sintomi di un indiscutibile rifacimento agli anni 70. Look semplice, comodo, portabile se non perchè impreziosito dalle stampe che da sempre dominano il marchio! Tinte di avion miscelato sapientemente al bianco e ancora tocchi di pelle rigorosamente marrone, ancorano l'immagine di una donna terrena, che vive e si lascia vivere senza troppe pretese! Una donna semplice, naturale. Una donna come tutte le donne.