Milan Fashion Week SS2011: Sixth Day
28 Settembre 2010
"Ah sì Melissa, quella che fa le scarpe di plastica!" cit. Anna Dello Russo.
Sesto giorno, per farla breve il penultimo di questo girone di cui Dante Alighieri ha dimenticato di parlare ne "La Divina Commedia". Lo start-up è di Roberto Cavalli che presenta la sua collezione alle ore 11.30. Svestita per la festa!?Un lungo white carpet conduce alla maxi serra daylight allestita sotto l’Arco della Pace: un ingresso trionfale per una sfilata che si annuncia trionfale. Vanno in scena quarant’anni di attività di Roberto Cavalli tra moda, modelle e vip. «Una storia di apoteosi femminile, quella della donna e della sua sensualità», ricorda lo stilista e per conferma manda in passerella una fanciulla svestita per la festa. Abiti succinti, quasi ridotti ai minimi termini, ma che racchiudono tutta l’essenza dell’artigianalità.C’è molta storia del made in Italy e del made in Tuscany, ma senza compiacimento, solo con il desiderio di far vedere che se Cavalli è diventato Cavalli un motivo, forse più di uno, ci sarà.
Continuiamo con Giorgio Armani che divide la presentazione della sua colezione in due show: uno per i buyer alle ore 15.00 e uno per la stampa alle ore 16.00. La femme bleue! D’obbligo riprendere il titolo che si staglia sull’invito, chiuso in una busta di organza blu che anticipa il tema della collezione: promessa mantenuta, re Giorgio manda in scena la sua rapsodia in blu, con protagonista la donna tuareg, la compagna degli uomini blu del deserto. Fiera nello sguardo, altera nell’allure e slanciata nella silhouette verticale e affilata che si allarga solo verso il fondo, sfila con minuscole giacche avvitate ma ‘finite’ da una baschina, pantaloni mossi da piccole pince in vita, gonne longuette, miniabiti rigonfi, bluse trasparenti. E tante tuniche, elemento unificatore di un look fatto molto spesso da tre e più pezzi. Blu per il giorno, per il pomeriggio, per la sera. Impossibile sbagliare. Nessun dettaglio sfugge del colore prescelto: i bracciali-polsiera in gros-grain, i gioielli-amuleto, le calzature ultraflat o a rete. Da re Giorgio, come sempre, la coerenza è il pilastro che sorregge la creatività.