Report: SUN FASHION DESIGN SHOW 2010
21 Luglio 2010
Francesco Antonio de Caprariis
Ogni anno il SUN Fashion Design Show è sempre un evento atteso, aspettato. Da chi vi assisterà, consapevole di avere la possibilità di vedere i lavori di quelli che oggi sono nomi sconosciuti, ma che domani potrebbero diventare QUEI grandi nomi ma, soprattutto, è atteso ed aspettato da chi lo fa. La coltre laboriosa che popola quello idealmente definito come “backstage”, infatti, vive una trepidazione che è doppia, perché doppio è lo spirito con il quale si pongono di fronte a questo piccolo, grande evento. In passerella, infatti, sfilano i prodotti della loro creatività, che possono essere valutati da occhi esperti e non per la loro carica innovativa e naive, perché si tratta delle opere di stilisti, seppure in erba, artisti del taglio e cucito che decidono di donarsi al pubblico mettendosi a nudo, mostrando ciò che di più personale posseggono: le loro idee.
Ma non dimentichiamoci che il SUN Fashion Design Show è il frutto del lavoro di stilisti, si, ma che son sempre studenti. Allora gli oggetti del defilé non sono semplici manifestazioni del loro estro, ma anche prodotti didattici, risultati di un anno intero di corsi e, in alcuni casi, vere e proprie tesi di laurea. Eccola qua, la doppia trepidazione dello stilista-studente. E a noi che siamo intervenuti quella sera da spettatori, da popolo che solamente a sprazzi ha goduto delle luci dei riflettori, solo per quella frazione nella quale i modelli ci passavano davanti, brillando così della loro luce riflessa, cosa è rimasto? E’ rimasto il ricordo di una calda sera d’estate nella suggestiva Abbazia di San Lorenzo ad Septimum, di tre collezioni susseguitesi in maniera piacevole e veloce, scorrendo le quali è stato bello vedere l’evoluzione e la maturità che un simile corso di laurea è in grado di conferire: quella del primo anno che ha rivisitato lo stile Novecentesco in chiave moderna (seguita dai professori Patrizia Ranzo ed Erminia Pagano), quella del secondo anno ispirata al nuovo classicismo sartoriale (seguita dai professori Roberto Liberti ed Erminia Pagano), ed infine quella del terzo anno, degli attesi tesisti ( Maria Antonietta Sbordone, Mario Montanino e Gianni Grasso) con i loro esercizi di stile e la sperimentazione di nuovi materiali tecnologici.
Make up e hair stylist, impeccabile e d’impatto, hanno impreziosito la passerella dei modelli reclutati tramite facebook ed il passaparola, alcuni dei quali dilettanti ma che si sono dimostrati comunque molto professionali e concentrati, tirando dritto con volto impassibile nonostante le incitazioni affettuose di amici e parenti accorsi a sostenerli per l’occasione. Un plauso speciale va alla segreteria organizzativa di Amelia Borrelli, Francesca Guarino, Claudia Consiglio, Francesca Iorio, Carmine Lampitiello, Felice Porretiello, Matteo Paloni, Antonio Perfetto, Claudio Piscopo, Serena Rambone, Mara Rossi, Giulia Scalera, Giada Diluvio e Gennaro Serra, che hanno lavorato sodo ed ottenuto un ottimo risultato nonostante il caldo atroce. Grazie a loro, ai modelli e agli studenti tutti per averci regalato anche quest’anno un autentico momento di moda.
BackstageSfilata