6 ragioni per le quali lo sneaker hype non morirà nel 2016
E le collaborazioni di quest'anno
01 Febbraio 2016
Ogni anno che passa, la nostra mania per le sneaker cresce ossessivamente e il 2015 non ha fatto eccezione. Non sappiamo ancora con esattezza quali saranno i piani dei vari brand per questo nuovo anno, ma le anteprime che stanno emergendo ci danno motivo di credere che il 2016 sarà un anno grandioso per gli sneakerhead.
Noi di nssmag abbiamo quindi deciso di stilare un elenco per spiegare perché, anche nel 2016, l’hype non morirà.
#1 Tecnologia. Le sneaker non sarebbero dove sono oggi senza la costante innovazione della tecnologia da parte dei grandi brand del settore, come Nike, adidas, Asics e molti altri. Dalla creazione di incredibili ammortizzazioni all’utilizzo di materiali particolarmente leggeri, la scienza si è evoluta ben oltre i famosi “cuscinetti d’aria”. Inoltre, nel tentativo di fare appello alla progettazione consapevole dei consumatori, sia Nike che adidas stanno investendo nella stampa 3D (se non lo avete ancora letto, potete trovare un articolo a riguardo qui). Ora, anche New Balance ha annunciato un nuovo modello di scarpa che incorpora un’intersuola stampata in 3D, e prevede di offrire ai consumatori la possibilità di personalizzare le intersuole in stampa 3D, in selezionati punti vendita, nel 2017.
#2 Forum e Blog. Se doveste mai chiedervi dove gli sneakerhead riescono a trovare tutte le informazioni, la risposta è molto semplice: forum e blog. La creazione di questi ultimi è da attribuire probabilmente a Facebook. Sui forum si trova di tutto: release, rumour, domande. Gli sneakerhead sono sempre molto disponibili a chiarire qualsiasi dubbio, talvolta anche a polemizzare. Questi veri e propri gruppi su Fb sono ovviamente chiusi, e per accedere dovete iscrivervi e aspettare di essere accettati da qualcuno all’interno del gruppo stesso. La creazione dei forum non ha ovviamente inciso sulle visite ai vari sneaker blog, che rimangono le migliori fonti d’informazione. Questi siti vengono continuamente aggiornati con articoli e fotografie che consentono ai lettori di essere sempre al passo con le novità dell’ultimo minuto.
#3 Retros. Lanciato nel 2015 con l’Air Jordan 4 “Columbia”, il programma Retro Remaster di Nike continua a progredire tramite l’utilizzo di materiali, colori e dettagli migliorati. Questo programma nasce dal desiderio di immergersi negli archivi Jordan per ricercare la composizione OG dei vari modelli, cercando di ricrearli il più simili possibile. Le produzioni sono poi gestite da operatori specializzati per garantire che il concetto possa diventare realtà. Dopo il lancio della Air Jordan 6 Retro “Maroon” lo scorso dicembre, Jordan brand ha annunciato che la prossima scarpa ad avere ottenuto il trattamento Retro Remaster è l’Air Jordan 4 “Cement”, disponibile da febbraio 2016, in concomitanza con l’All Star weekend dell’NBA. Per concludere in bellezza, sembra che quest’anno marcherà anche il ritorno dell’Air Jordan 1 Retro High OG “Banned”, che sarà lanciata sul mercato il prossimo 3 settembre 2016. Non ci resta che aspettare…
#4 Ladies. Ammettiamolo, molto spesso le donne sono state trascurate nello sneaker game - a meno che tu non abbia il 40 eu, dovrai accontentarti di ciò che offre il mercato per la collezione donna. Oggi sembra che i tempi stiano cambiando: le donne sono entrate finalmente nei giochi a tutti gli effetti - non solo sono ben istruite sulle sneaker, ma hanno anche un hype da fare invidia. Pare che alcune aziende si siano rese conto del cambiamento, un po' perché le taglie piccole venivano richieste e vendute con una velocità incredibile, un po' perché Instagram ormai spopola di vere e proprie collezioniste, informatissime sulle varie release e sempre alla ricerca di nuovi pezzi.
Questi dati hanno riscosso un forte interesse e lo scorso dicembre 2015, sia Size? che Kith hanno aggiunto, all’interno degli store, una sezione interamente dedicata alle donne. Mentre già da alcuni anni esiste il negozio Naked a Copenhagen, specializzato in street-fashion, sneaker ed accessori only for ladies! Speriamo che il 2016 riservi delle collaborazioni interessanti (e non solo per San Valentino) anche per i piedi più piccoli.
#5 Collaborazioni con Fashion Designer. Ecco i vari designer che nel prossimo anno collaboreranno ancora una volta con i colossi dello sportswear Nike e adidas:
- Rick Owens: lo stilista statunitense ha collaborato con adidas per questa SS16, presentando due nuove silhouette che reinterpretano la sua iconica Runner. La collaborazione sarà disponibile online da metà febbraio 2016.
- Raf Simons: con la collaborazione con adidas per la SS16, si è concentrato su tre stili caratteristici del brand come Stan Smith, Ozweego 2 e Response Trail, ma ha anche introdotto la nuova Stan Smith Strap.
- Chitose Abe: la designer di Sacai torna a collaborare con Nike, consolidandone il rapporto. La voglia della stilista di reinterpretare i più classici capi sportivi è sempre viva e molto forte. Rimaniamo in attesa di ulteriori e future informazioni, per capire cosa stanno pianificando per questo nuovo anno.
- Errolson Huge: il designer canadese di Acronym ha collaborato lo scorso 2015 con Nike per creare una versione inedita dell’Air Force 1, e il risultato è stato sicuramente qualcosa di unico. Huge non ci ha lasciato con la bocca asciutta, e a quanto pare qualcosa già bolle in pentola per questo nuovo anno. Chissà che voglia stupirci di nuovo?
- Hiroshi Fujiwara: designer di Fragment e ideatore del progetto HTM (di cui fanno anche parte il CEO di Nike Mark Parker e il suo designer per eccellenza Tinker Hatfield). Dato il ritiro di Kobe, quest’anno riuscirà la Kobe X Elite Low HTM, con la quarta e ultima colorazione. Nike ha postato una foto su Instagram e sembra che in futuro annuncerà le varie location NikeLab dove potremo trovarle in vendita.
#6 Rivalità tra Adidas e Nike. Nike e adidas rientrano sicuramente tra i marchi più importanti al mondo, tuttavia sono titolari di diversi principi fondamentali e situazioni finanziarie. Entrambi spendono milioni di dollari l’anno per pubblicizzare i loro prodotti ma, come dicevamo, hanno caratteristiche diverse che li rendono attraenti per i consumatori.
Lo scorso novembre adidas ha pubblicato i dati del terzo trimestre del 2015 e questi hanno evidenziato come nel corso degli ultimi tre mesi i profitti netti dell’azienda siano cresciuti addirittura del 10 % fino a raggiungere la somma di 311 milioni di euro. I dati incoraggianti non si limitano a Nord America ed Europa, ma anche in Cina le vendite vanno molto bene. L’azienda tedesca ha chiuso il 2015 in bellezza, con un +55% rispetto a come aveva aperto l’anno a gennaio. La lotta in Europa tra i due colossi vede, almeno attualmente, in vantaggio i tedeschi, che resistono con 2,7 miliardi di fatturato contro i 2,3 di Nike, ma il sorpasso degli americani pare ovviamente in agguato.
Quest’anno cambieranno le carte in tavola?