Leonardo Rossetto
Università Iuav di Venezia
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Design della Moda e Arti Multimediali, III anno
21 anni
Vicenza
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Nonostante la quarantena, posso affermare che i ritmi frenetici ed incalzanti di qualsiasi studente di design della moda (soprattutto a IUAV) sono rimasti gli stessi. La mia quotidianità resta composta da lezioni, studio, progetti da ideare e produrre, scadenze e consegne. È ovviamente cambiata la modalità di svolgimento: ora tutto è online, ma fortunatamente quel rapporto speciale che lega noi studenti con il nostro ambiente universitario è rimasto lo stesso. Insomma, è cambiato poco, solo che i capelli sarebbero da tagliare e le sopracciglia da sistemare.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena, qual è la soluzione per continuare a essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Si dice che le crisi, di qualsiasi forma esse siano, portino sempre spunti e nuove soluzioni. La creatività nel nostro lavoro è duplice, è presente nel lato più concettuale ed estetico tanto quanto in quello più concreto e manuale che porta poi alla realizzazione di una collezione. Questo lockdown, parlando di creatività, mi ha permesso di “voltarmi indietro”, di guardare i progetti passati con occhio più critico e maturo, prendendo spunto dal vecchio al fine di creare qualcosa di nuovo. La realizzazione poi sta avvenendo con ciò che già ho in casa: tessuti comprati e mai utilizzati oppure facendo upcycling con capi che non mi piacciono più o oggetti di uso comune.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Se penso ad un futuro post-Coronavirus mi sento un po' spaventato e allo stesso tempo incuriosito. Credo che una vita ed una routine come quelle che abbiamo avuto fino a pochi mesi fa non potranno più essere le stesse, ma ancora non ho capito cosa cambierà, come e quanto. È tutto ancora troppo fumoso. So solo che dovremo essere il più flessibili possibile e ben disposti al cambiamento, qualsiasi esso sia.