Riccardo Cotta
Accademia di Belle Arti Aldo Galli - IED Network, Como
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Fashion and Textile Design, II anno
21 anni
Como
Le scuole sono state fra le prime strutture ad adeguarsi alle nuove misure di emergenza. Quali sono i pro e i contro delle lezioni da casa?
La mia scuola - Accademia Belle Arti Aldo Galli di Como - dopo la prima settimana di quarantena ha subito iniziato la didattica online. È stato efficace l’adattamento sia da parte nostra sia da parte dei docenti. Essendo sempre a casa si riesce a lavorare maggiormente e la condivisione dei file avviene via mail. Sicuramente dei contro ci sono, in primis la mancanza di materie tessili, inoltre non tutti hanno a casa macchine da cucire quindi il lavoro pratico rallenta. Il non potersi vedere di persona inoltre nega lo scambio diretto con i professori e ciò impedisce la possibilità di conoscersi e di capire “davvero” come siamo.
Le industrie del fashion e del design sono state fra le più colpite dall’isolamento. In qualità di consumatore e di futuro addetto ai lavori, quali saranno le conseguenze peggiori di questa crisi?
Il mondo della moda ne risente e ne risentirà moltissimo, l’annullamento dei fashion shows è in primis il più grave tra i problemi, tutto avviene digitalmente e questo spesso non è un bene. Le vendite sono diminuite, le persone hanno meno possibilità di spendere. Inoltre proprio per noi giovani sarà dura trovare spazio in un mondo che a mio parere vedrà diminuire gli addetti ai lavori a causa di questa crisi.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. Qual è la soluzione per continuare ad essere creativi?
Io penso che la creatività sia un dono, e non si possa fermare nemmeno davanti ad una pandemia globale. Tutto può essere ispirazione, una serie tv, un film, un articolo su un magazine, dei servizi fotografici. Proprio perché siamo chiusi in casa abbiamo la possibilità di essere più creativi, dando vita ad un qualcosa di nuovo con ciò che abbiamo a disposizione.