Pietro Franceschi
Politecnico di Milano
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Design della moda, III anno
22 anni
Milano
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Fatico ad annoiarmi, mi dedico a passione e lavoro che fortunatamente spesso coincidono. Mi mancano le persone e parlare con loro, cosa di cui mi nutrivo quotidianamente, ma è un'occasione per concentrarsi sui propri obiettivi. È un periodo in qui dedicarsi a progetti lasciati in sospeso per mancanza di tempo. Non sono mai stato così produttivo!
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Crearsi uno spazio di assoluta libertà creativa. Ho costruito un laboratorio nel mio garage e passo lì intere notti da solo a creare. Di tempo ora ne abbiamo e bisogna sfruttarlo per approfondire le proprie passioni trovando nuove ispirazioni. Internet, libri e film per ora sostituiscono eventi, conversazioni con amici e giri per la città.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Non poter viaggiare.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Sì, le cose cambieranno ma rimarranno le stesse. Ci sarà un'evoluzione e rivoluzione, bisogna comprenderla e interiorizzarla per ridare energia al mondo.