Alessia Vitale
Politecnico di Milano
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Design for the Fashion System, I anno (Magistrale)
21 anni
Napoli
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Non aver avuto la possibilità di uscire, in parte, mi ha aiutata a gestire meglio il mio tempo. Ho capito che ci sono tante cose futili che durante la giornata tolgono tempo a cose più importanti. L'altra faccia della medaglia, però, mi ha fatto capire quanto sia importante dare valore alle piccole cose e, soprattutto, alle persone che ci circondano e che molto spesso diamo per scontate. Fortunatamente le lezioni e lo studio mi tengono impegnata per gran parte della giornata, ringrazio il cielo per questo, altrimenti la noia sarebbe stata all'ordine del giorno. Per la maggior parte del tempo si studia, il resto è dedicato alla self care, alla casa e agli affetti che ancora non posso rivedere.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
La creatività è continuamente stimolata dai progetti universitari da portare avanti, è li che mi concentro maggiormente ed è grazie a questo che sono sempre alla ricerca di cose da poter reinterpretare e applicare in essi. Amo quello che studio!
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Paure non credo di averne adesso. È stata dura all'inizio, quando era indefinito e inaspettato il tempo che mi avrebbe separata dalla mia famiglia, dal mio fidanzato e dai miei amici. Ora credo che il peggio sia passato e siamo tutti in attesa che passino gli ultimi giorni per poterci riabbracciare. Forse l'unica vera paura riguarda il mondo del lavoro. Non ho la minima idea di come si comporterà l'industria del fashion in Italia per ciò che riguarda il recruiting e spero con tutta me stessa di non trovare troppe porte chiuse quando, fra un anno, sarò laureata. Mi auguro di riuscire a farne parte e di poter dare il mio contributo in un mondo lavorativo in fase di ripresa.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Qualche volta sì, lo immagino. Dal punto di vista sociale, credo che bisognerà inventarsi nuove modalità di condivisione, perché non sarà rapido l'avvenire di un momento in cui potremo nuovamente stare tutti insieme e condividere uno spazio pubblico senza pensare al problema del contagio. Per il resto preferisco non crearmi troppe aspettative per evitare delusioni, sono pronta a prenderla per come arriva. Sarà il mio atteggiamento a decretarne positività o negatività, credo sia importante.