Nastaran Mohammadhosseinzadeh Hashemi
IED Milano
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Tehran, Iran
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Dalla vita impegnata, frenetica e intensa che stavo vivendo prima della pandemia al rimanere costretta in casa, devo ammettere che all'inizio non è stato facile cambiare le forme delle mie attività, ma ora mi sono adattata alla situazione con una nuova prospettiva, riempiendo i miei giorni, portando a termine i miei obiettivi compatibilmente alle possibilità che ho a casa, facendo lezioni online, meditazione ma anche allenamento, ma anche elaborando nuovi lavori creativi personali... che mi portano a riciclare di continuo!
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Penso che la principale fonte di ispirazione sia sempre dentro di noi. Prendiamo ispirazione dal mondo esterno, è vero, ma lo facciamo basandoci sulle emozioni che proviamo dentro di noi. Quindi la creatività non è ristretta a ciò che ci circonda, ma la maggior parte del processo avviene quando scaviamo dentro di noi. Quello che stiamo provando è il momento giusto per l'ispirazione: che sia in quarantena, o in giro per il mondo. Forse abbiamo anche dimenticato come si cerca dentro di noi, come trovare spunti interessanti, ma questi giorni sono un'ottima palestra!
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
La mia paura più grande è perdere i miei cari durante la crisi, penso che sia la stessa per tutti. Perdere motivazione e salute mentale, ma temo anche tutti quei "e se...?" che vivono dentro la nostra testa, il pensiero di quello che succederà se non realizzeremo tutti i sogni che abbiamo fatto per noi stessi, ma soprattutto cosa succederà se continueremo a non apprezzare il mondo meraviglioso che c'è qui fuori per noi.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Ho deciso che inizierò a fare una cosa in particolare: “enjoy”. Voglio davvero godere delle persone che ci circondano, invece di avere semplicemente a che fare con loro in modo freddo e disinteressato, voglio "vivere" invece di "sopravvivere". Sicuramente dentro di me c'è stato un grande cambio di prospettiva, il modo in cui guardo alle cose non sarà mai più lo stesso. Non vedo l'ora di ricominciare a vivere con questa impostazione mentale, con i valori che sto guadagnando durante la pandemia: come si suol dire, dopo la tempesta splende sempre il sole.