Chiara Geronzi
IED Milano
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23 anni
Roma
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
La mia quotidianità è stata stravolta completamente: per cominciare, sono tornata a casa mia a Roma. Ho lasciato Milano non appena si è diffusa la notizia del COVID-19. Adesso, oltre alle lezioni online, cerco di allenarmi quanto più possibile per compensare il fatto che non posso più dedicarmi alle lunghe passeggiate che facevo a Milano. Seguo dei tutorial su YouTube sia per l’allenamento che per la cucina. In effetti, sono migliorata molto anche dal punto di vista culinario. Sto sperimentando pietanze di culture diverse, come quella asiatica e sudamericana. Mi piace provare e sperimentare cose diverse da ciò a cui sono abituata. Inoltre, sono grata di poter passare del tempo con la mia famiglia.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Il miglior modo per essere creativi secondo me è allenare la mente con esercizi giornalieri che stimolino la creatività. La lettura è sicuramente uno strumento che può essere di fondamentale aiuto per questo. Leggere libri, articoli, tenersi aggiornati con la realtà che stiamo vivendo, sperimentare nuove attività, dedicarsi alle passioni che erano state accantonate per mancanza di tempo, porsi degli obiettivi giornalieri, affrontare sfide con se stessi. Tutto ciò, nella mia opinione, aiuta le persone a sviluppare la propria creatività.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
La mia paura più grande in questo momento è di non riuscire a trovare lavoro una volta terminato il percorso di studio, per via della crisi economica che il nostro Paese sta affrontando.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Non è facile pensare ad un futuro lontano dalle mascherine e dall’igienizzante per le mani. Tornare alla normalità che tutti conoscevamo prima del virus richiederà molto tempo, ma non penso sia una possibilità da escludere a priori. Ci saranno delle probabili conseguenze anche dal punto di vista dei rapporti umani e dal modo di relazionarsi gli uni con gli altri. Immagino inoltre un futuro che valorizzi le piccole cose belle della vita, che la società odierna aveva dimenticato e che sta lentamente riscoprendo.