Gaia Tassan Din
Università Bocconi
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24 anni
Milano
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Sto lavorando e dedico questo tempo ai miei progetti e a me stessa. Mi sto allenando, leggo, seguo corsi online, guardo serie in binge watching e penso molto. A tutti noi manca la nostra libertà, ma la mia famiglia è al sicuro e mi sento grata per la mia salute fisica e mentale in questo momento.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Viviamo in uno stato di incertezza e di distanza sociale, quindi stiamo sperimentando pesanti sbalzi d'umore, per esempio io passo dal sentirmi senza emozioni e insensibile al sentirmi potente ed energico nel giro di un'ora. Nella vita normale non ho la possibilità e il tempo di osservare tutte le sfumature di ogni sentimento ed emozione che provo, prendo ispirazione da quelli attuali e li sfrutto per scrivere.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Di solito sono un tipo introverso-estroverso. Ho bisogno di tempo per me stessa per ricaricare la mia batteria sociale, ma amo anche fare interessanti chiacchierate con amici o sconosciuti, stare in luoghi affollati e condividere momenti di socializzazione. Durante la quarantena, ci stiamo adeguando utilizzando le videochiamate, che non sono nemmeno lontanamente vicine a un vero e proprio confronto. Un buon momento è fatto anche di movimenti del corpo, di sguardi, di scintille negli occhi, di condivisione di qualcosa. La mia più grande paura è di non rivivere presto questa magia e di doverci adattare a un nuovo modo di interagire tra di noi.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
La prima cosa che farò è andare a trovare mia nonna. Poi, voglio girare Milano di notte, spendere tutti i miei soldi in concerti, vivere a Parigi per un mese, fare paracadutismo, sentire l'energia della gente su una pista da ballo e non usare mai più il telefono perché vedrò i miei amici di persona ogni giorno.