Riccardo Mancin
Università Cattolica del Sacro Cuore
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22 anni
Sondrio
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
La mia quotidianità è cambiata radicalmente, ma dopo circa un mese di quarantena sono riuscito a trovare un equilibrio nelle mie giornate: passo il tempo studiando, continuando tutte le attività extra-curricolari che mi impegnano e cucinando molto.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Senz’altro questo periodo, con tutto il tempo libero che mette a disposizione per ognuno di noi, ha permesso di liberare la creatività o recuperare vecchie passioni messe da parte per i mille impegni. Io ho tirato fuori dalla polvere il mio violino, per scoprire se fossi ancora capace di suonarlo: nonostante le evidenti stonature, ho notato con piacere che mi ricordo ancora tutta la tecnica! Senz’altro internet permette di essere creativi nonostante la situazione: grazie solo al mio pc posso continuare a dedicarmi alla creazione di grafiche e contenuti per le pagine social di un’associazione di cui faccio parte e dedicarmi a ricerche in merito agli artisti che più sono in linea con il mio gusto estetico.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Una delle mie preoccupazioni maggiori, ovviamente dopo la paura di venire a contatto con il virus, è l’aspetto lavorativo: da quest’estate ho intenzione di cercare uno stage da iniziare a settembre, e ho paura che la situazione economica non favorevole possa rendere tutto molto più difficile.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Credo senz’altro che tutto cambierà e sarà difficile tornare alla vita pre-crisi: viaggiare non sarà più così immediato così come le situazioni di socialità cambieranno di molto.