Vittoria Prosperi
NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
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Fashion Styling and Communication, II anno
22 anni
Milano
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Sicuramente in fattore tempo. La mia quotidianità era scandita da giornate piene e troppo brevi per poter riuscire a far conciliare il mio percorso di studi, nonché la mia passione e il mio lavoro. Ora invece, è incredibile la quantità di tempo che ho per me stessa e per una crescita personale, ritrovandomi a fare i conti con i miei pensieri, nuove idee, raccogliendo tutta la grinta necessaria da tirar fuori quando tutto questo sarà finito.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Il vantaggio di questo lockdown è sicuramente la molteplicità di iniziative intraprese per rimanere connessi pur essendo in casa, permettendo di avvicinarci a realtà lontane. Ieri ero al MoMA a New York, oggi sono al Richard Gray Gallery a Chicago. Ho una lista infinita di film da vedere e rivedere, che sto spuntando giorno dopo giorno. Instagram è diventato luogo di dirette, ormai trasformate in interviste e fonte di talk interessanti. Quello che mi manca è sentire l’energia che si crea attraverso il confronto con persone “reali”.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Ho sempre avuto bisogno di pianificare i miei obbiettivi, di realizzare i miei sogni e potermi sentire libera di avere la mia indipendenza costruendomi certezze. Al momento non ne ho, sto facendo leva su ciò che sono riuscita a costruirmi vivendo da sola e ciò che ora il mio appartamento mi offre. Magari, potrebbe essere un momento per stravolgere e creare nuovi piani di vita.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
L’impatto che ha portato questo periodo su noi stessi potrebbe essere forte dal punto di vista motivazionale. Ripartiremo dalle nostre stesse forze con una visione molto meno superficiale del mondo.