Cristina Tallarico
Università Cattolica del Sacro Cuore
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20 anni
Ivrea (Torino)
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
La mia quotidianità è simile a una sessione a tempo indeterminato. Purtroppo, noi studenti di Economia non siamo riusciti a iniziare le lezioni frontali del secondo semestre, per cui fin da subito abbiamo dovuto orientarci con i nuovi meccanismi adottati, prettamente lezioni registrate, dispense e plichi di slide. Da diligente studentessa quale sono, allora, impiego le mie giornate studiando, forse troppo. La restante parte la dedico a bagni rilassanti, film e serie tv. Poco altro in questo momento in cui, vivendo in un appartamento piccolo, non riesco a cimentarmi in attività fisiche.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Non ho un lavoro, ma cerco di essere creativa in questo momento. Soprattutto in cucina, che ho scoperto come fonte di svago e divertimento. I miei spunti nell’ambito vengono da Internet e dai social media, Instagram prevalentemente.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Come tanti ragazzi della mia età non credo sia tanto prendere il virus, quanto più la possibilità di trasmetterlo ai nostri genitori. Questa è la mia più grande paura.
Stai già immaginando un futuro post- Coronavirus?
Sì. Credo che ci sarà tanta paura verso il prossimo. Ci sarà tanta distanza. E per una persona molto fisica come me sarà una netta differenza rispetto a qualche mese fa. Non sarà facile sicuramente, ma come in tutte le cose servirà solo tempo.