Kendall Jenner e Emily Ratajkowski in tribunale per il Fyre Festival
Le due modelle (ed altre star) sono state citate in giudizio dopo l'esito del disastroso festival
02 Settembre 2019
Doveva essere un Coachella in versione ultra-premium ed, invece, è passato alla storia come il Festival della Truffa. Ora, a distanza di due anni dal colossale flop, il Fyre Festival torna al centro della cronaca. La notizia di questi ultimi giorni è, infatti, che Gregory Messer, il curatore fallimentare dello Stato di New York, ha citato in giudizio Kendall Jenner ed Emily Ratajkowski. Il motivo? Cercare di recuperare le somme versate alle modelle per promuovere l’evento per ripagare, almeno in parte, i creditori.
Secondo Messer, la sorellastra di Kim Kardashian era stata pagata $250.000 dollari in cambio di un post pubblicato su Instagram nel gennaio 2017 (in seguito cancellato) nel quale invitava i suoi fan a non perdersi il festival, annunciando che sarebbe “stato popolato da modelle e belle persone”. Nella denuncia si legge che la modella “non ha mai informato il pubblico che o non aveva alcuna intenzione di partecipare al Festival, o che alla fine ha deciso di non partecipare al Festival". Nei guai insieme a Kendall ci sono anche Bella Hadid, Emily Ratajkowski e altre ragazze di IMG Models e DNA Model Management, pagate fino a $ 1,5 milioni per i loro servizi per post e video promozionali come quello dove folleggiano su uno yacht e sulle spiagge delle Bahamas. Queste sono solo due delle dozzine di cause per "trasferimenti fraudolenti e frodi effettive" presentate al tribunale fallimentare di New York che vedono coinvolti anche i Migos, Pusha T e i Blink 182, accusati di essere stati pagati pur non essendosi mai esibiti e, quindi, parte del complotto dell’organizzatore del Fyre Billy McFarland per truffare gli investitori.
Annunciato come l’evento più cool di sempre, il Fyre Festival si sarebbe dovuto svolgere su un’isola delle Bahamas, Great Exuma, per due weekend nei mesi di aprile e maggio del 2017. Il progetto ideato dal rapper Ja Rule e dall’imprenditore Billy McFarland, prometteva di essere un happening cool e lussuoso, con servizi da resort stellato e performance di artisti come Blink 182, Major Lazer, Disclosure. Preceduto da un battage pubblicitario imponente, sponsorizzato dalle maggiore influencer, da Kendall Jenner a Bella Hadid, l’evento, nonostante prezzi tra i 5mila e i 250mila dollari, fu un sold out immediato. Peccato, però, che durante il weekend inaugurale una miriade di problemi legati alla sicurezza, al cibo, agli alloggi e agli artisti causò la posticipazione del Fyre. Ben presto le immagini pubblicate online di un camping improvvisato, pieno di immondizia e sandwich con sottilette, ben lontani dall’esperienza fatta di tendoni-ville e pasti gourmet promessi, fecero il giro del mondo svelando il #FyreFraud o #FyreFail. La versione luxury del Coachella è diventato un vero e proprio caso mediatico al centro di articoli (molti che ipotizzavano il crollo della fiducia nel sistema degli influencer) e ben due documentari: Fyre Fraud, diretto da Jenner Fust e Julia Willoughby Nason e Fyre - La più grande festa mai avvenuta, per la regia di Chris Smith.
Finita in tribunale, la vicenda del festival è costata a Billy McFarland, dichiaratosi colpevole di aver frodato gli investitori per oltre $27,4 milioni, una condanna a sei anni di carcere. Presto sapremo cosa accadrà anche a Kendall ed Emrata e se dovranno restituire gli onorari ricevuti per promuovere il festival.