Ben Pearce - What I might do
Ben Pearce and MTA Records - the opposites attract
31 Ottobre 2012
Neanche loro avrebbero potuto immaginarlo. La MTA Records da settimane guida le charts con una release che non rientra nei canoni della label britannica. Partire dalla Dubstep e ritorvarsi sul gradino più alto delle classifiche Deep House, non è stato affatto un lavoro semplice soprattutto se si pensa che a traghettare la barca ci ha pensato Ben Pearce un appassionato di musica rock convertitosi al culto della musica elettronica. Gli ingridenti ci sono tutti: diversità di stile e intelligenza musicale. Il dj/produttore di Manchester sa come richiamare l’attenzione dei clubbers in ogni sua uscita, in questo caso il richiamo è forte: percussioni fulminee, un vocal blues da brividi e una bassline martellante. “What I Might Do” si è fatto attendere, ma non ha tradito le aspettative, è un Ep sorprendente che merita la vetta. Qualcosa per emozionarti deve colpirti al primo impatto ed è esattamente quello che accade ascoltando questa traccia, la voce di Anthony Hamilton (campionata in maniera deliziosa) è un ciclo vocale che irrompe nel cervello e manda i pensieri in festa. La morale è scontata, Ben Pearce ottiene il lascia passare ed entra nel cerchio dei producers europei più quotati e spiana la strada alla MTA Records, qualora volesse proseguire su questa strada.
MTA Records guides the deep house chart with a Ben Pearce single “What I Might Do”. This track drags the brain in a state of pleasure. Anthony Hamilton's voice is delicious and it goes well with the pounding bassline. This single allowing Ben Pearce to sit at the table of International producers.