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Perché dovresti indossare gli earplug ai concerti?

Un metodo di prevenzione dai traumi acustici conosciuto da pochi raver

Perché dovresti indossare gli earplug ai concerti?  Un metodo di prevenzione dai traumi acustici conosciuto da pochi raver
Earpeace
Alpine
Loop

Andare ai concerti con i tappi dovrebbe essere «una cosa normale, esattamente com’è normale mettersi il casco in motorino o usare il preservativo nei rapporti occasionali» dice Jacopo Lietti, cantante dei Fine Before You Came, parlando con Amedeo Berta, autore de Il fischio maledetto – una puntata dedicata all’acufene all’interno del suo podcast Strano. I danni uditivi causati dall’eccessivo rumore sono molto più comuni di quanto si creda, e tra questi c’è anche l’acufene: si tratta di un disturbo molto particolare e spesso soggettivo, che – sintetizzando e generalizzando molto – consiste il più delle volte in un fischio costante percepito nelle orecchie (più o meno intenso), che nella maggior parte dei casi è irreversibile. Disturbi di questo tipo possono verificarsi, tra le altre cose, quando ci si espone a suoni o rumori particolarmente elevati per un lungo periodo di tempo e non, come può succedere durante i festival musicali o i concerti. «Se ci si trova in un luogo dove si percepisce che la pressione sonora è eccessiva, conviene stare attenti, perché una volta che l’udito è danneggiato non esistono i pezzi di ricambio, [...] e le conseguenze possono essere difficili da affrontare», dice Enrico Molteni, il bassista de I Tre Allegri Ragazzi Morti, a Il fischio maledetto. «È una roba che succede, che è frequentissima e di cui si parla molto poco», precisa invece Lietti in merito all’acufene, che si stima colpisca – in forme più o meno gravi – tra il 10 e il 15% della popolazione italiana. «È molto difficile far capire questa cosa qua: se uno non ce l’ha non lo può immaginare», aggiunge Molteni parlando del disturbo, e conferma che «è una cosa abbastanza invalidante – un problema serio, che ha caratteristiche che non si possono vedere “da fuori”». 

Ecco, dunque, come riparare le proprie orecchie durante i concerti. 

I migliori earplug per i concerti

@honeyrevengeca Replying to @altaira03 fun fact: the musicians are wearing earplugs while they play..#concert #concerts #livemusic #concertetiquette #earplugs #hearingprotection #alt #rock Just Pretend - Bad Omens

«Da diversi anni [...] uso i tappi quando vado ai concerti e mi sono reso conto che questa è vista come una roba strana. Mi guardo attorno e mi rendo conto di essere a volte l’unico che li indossa. L’acufene sembra sempre una cosa che “tanto a te non succede”, quindi alla fine non la si valuta seriamente», dice Amedeo Berta nel suo podcast. La pratica di indossare earplug agli eventi di musica dal vivo è una questione di cultura: spesso infatti non ci si pone il problema, e nel caso si teme di non riuscire a godersi a pieno l’esperienza. I tradizionali tappi per le orecchie in schiuma, in effetti, tendono ad ovattare i suoni, cosa che può indurre gli spettatori a farne a meno; inoltre, non sempre sono considerati comodi – ed esteticamente piacevoli – da indossare. Per questa ragione sono nati diversi brand specializzati in earplug, che uniscono design e funzionalità. Da un lato questi prodotti proteggono l’udito dalle frequenze dannose, consentendo al tempo stesso di fruire a pieno la musica e di sentire persino meglio le voci delle persone che ci parlano, evitando la sensazione di ovattamento. Dall’altro puntano molto sulla forma: spesso infatti sono studiati per essere pratici ed esteticamente piacevoli da indossare.

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È il caso, ad esempio, degli earplug Loop, che sembrano quasi degli orecchini. Il marchio belga offre diversi modelli in base alle singole esigenze, in colorazioni e formati differenti, ma per i concerti e i festival musicali la linea “Experience Plus” è l’ideale: riducono i rumori fino a 23 decibel, grazie anche all’accessorio “mute”, applicabile all’evenienza; vengono forniti in 4 taglie, per meglio adattarsi alla conformazione delle orecchie – e anche la custodia con cui portarli con sé è comoda e di design. Un altro brand che ha saputo imporsi in questo settore è Alpine: ai concerti il suo modello “MusicSafe Pro” garantisce protezione contro le frequenze dannose, pur mantenendo un'elevata qualità del suono. Gli earplug vengono poi forniti con tre differenti filtri intercambiabili – da 16, da 19 e da 22 decibel – così da essere più versatili in base alle situazioni e all'intensità del suono. Per una protezione ancora più elevata, il modello “Music” del marchio statunitense EarPeace garantisce un filtraggio massimo pari a 26 decibel, e sono perfetti per i lunghi concerti, gli eventi di clubbing e i festival. Anche qui, poi, sono disponibili tre tipologie di filtri intercambiabili. Tutti questi prodotti, inoltre, a differenza dei tradizionali tappi in schiuma, sono riutilizzabili ed efficaci sul lungo periodo. Jay Clark, fondatore e CEO di EarPeace, ha iniziato a sviluppare earplug dopo aver subito un trauma acustico a un festival di musica nel 2008: «Non era e non è ancora chiaro a tutti quanto siano fragili le nostre orecchie. [...] Proprio come non andresti in spiaggia senza la protezione solare, non si dovrebbe andare a un concerto senza i tappi. [...] La nostra missione è cambiare il modo in cui le persone considerano la propria salute uditiva e ridurre in modo tangibile “l’epidemia” di acufene».